EAV, dimissioni del Direttore Generale: si parla di Umberto De Gregorio. Sindacati perplessi, per M5S si viola la legge Madia

Apprendiamo, non senza qualche perplessità sia per la fonte dell’informazione che per il contenuto, che il Direttore Generale dell’EAV, ing. Pasquale Sposito, avrebbe presentato le proprie dimissioni e il Presidente del CdA, il dott. Umberto De Gregorio, sarebbe il maggior candidato alla sua successione.
Non è uso di un Sindacato schierarsi per qualche dirigente e non è l’intenzione dell’OR.S.A., ma esprimere le proprie perplessità su un argomento, che comunque avrà delle forti ripercussioni in EAV, è quasi obbligatorio. Premesso che, a nostra memoria, era la prima volta che il direttore generale di un’azienda di trasporto della Regione Campania fosse selezionato tramite un concorso e
non scelto tra i molti “politici senza ruolo”, riteniamo che, qualora si dovesse procedere alla sua sostituzione, la procedura dovrebbe essere la stessa: con un concorso pubblico in cui titoli ed esperienza dovrebbero essere l’unico metro di selezione.
Troppe volte i dirigenti (o presunti tali) delle aziende regionali, scelti nei ranghi dei partiti, tenendo a mente gli equilibri tra alleati o nelle varie correnti interne, hanno fatto solo danni alle società amministrate, ai cittadini ed ai lavoratori, perché l’inesperienza e la incompetenza, nonché le frequenti decisioni causate esclusivamente da necessità esterne alle aziende, ne hanno minato la stabilità. Al danno si è aggiunta poi la beffa di pagare profumati stipendi a questi “politici” parcheggiati alla direzione delle società, nonché di avergli pure corrisposto, all’atto di lasciarle, robuste liquidazioni, nonostante i molti danni fatti. Gli ultimi due ex direttori generali “politici” e non tecnici, ci sono costati cifre a 6 zeri tra stipendi e buonuscite varie …… con discutibili risultati.
Ci sfuggono le motivazioni del Direttore Generale di EAV, ma sicuramente le sue dimissioni, dopo solo un anno d’incarico, sono un atto forte e le sue origini non possono che esserlo altrettanto. Le spiegazioni, che si intravedono tra le righe degli articoli giornalistici, sono, ad essere moderati, altrettanto forti, ma per illogicità e incoerenza.
Ingenuamente avevamo creduto che, in discontinuità col passato, l’EAV avesse un Direttore Generale che potesse finalmente operare senza pressioni e condizionamenti della politica. A giudicare dagli ultimi avvenimenti non possiamo che constatare che la politica invece, in totale continuità col passato, condiziona ancora le aziende pubbliche.

La vicenda ha smosso anche il mondo politico, infatti sull’affidamento della direzione generale dell’Eav a De Gregorio, si è espresso anche il Movimento 5 Stelle: secondo il capogruppo regionale, Gennaro Saiello con il doppio incarico all’attuale presidente del Consiglio di Amministrazione, che triplicherebbe il proprio stipendio, si bypassa la legge mentre il settore dei trasporti è allo sfascio.

“In palese violazione della legge Madia, che impone il ricorso a un concorso pubblico per occupare la carica di direttore generale di una società a totale gestione pubblica, apprendiamo che sarebbe pronto un autentico colpo di mano in capo all’Eav, con la sostituzione del dimissionario direttore generale con il presidente del Cda Umberto De Gregorio. Con quest’ultimo che occuperebbe ad interim la doppia poltrona, optando, per sua stessa ammissione in un’intervista al quotidiano La Repubblica, per lo stipendio più alto. Una paga oltre tre volte superiore a quella attuale. Il tutto con la complicità di De Luca che ha chiesto l’avallo del dipartimento della Funzione Pubblica, per individuare un espediente che gli consenta di bypassare la legge e “premiare” il commercialista De Gregorio che lo ha sostenuto non poco nella sua corsa alla poltrona di governatore”. Così il capogruppo in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.

“In una stagione nella quale aumentano i disservizi, a seguito di turnazioni e cattiva gestione delle ferie che si uniscono a un’atavica disorganizzazione e a un cronoprogramma al rallentatore sul revamping dei treni, il numero uno di Eav si preoccupa di incrementare il suo potere e il conto in banca, piuttosto che affrontare la questione dei ritardi e dei treni soppressi. Con viaggi da Odissea di pendolari stipati come sardine, malori per il caldo in aumento e i disagi e le istanze che puntualmente raccogliamo dai tanti lavoratori Eav. Nei prossimi giorni presenteremo un’interrogazione alla giunta nella quale chiederemo se è vero che è in atto questo ennesimo tentativo da parte della Regione di violare una legge dello Stato per regalare doppio incarico e stipendio triplo al presidente di Eav e se sia a conoscenza delle ragioni che hanno portato alle dimissioni del dg di Eav ad appena un anno dal suo incarico”.

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