Forza Milik siamo tutti con te
41 Gare in Nazionale Dal 2012 al 2018, Milik ha sommato 41 presenze con la Nazionale della Polonia, in cui ha anche la forte concorrenza di Lewandowski
2 Gli infortuni Milik ha dovuto riprendersi due volte con la rottura dei legamenti dei crociati del ginocchio: nell’ottobre del 2016 al sinistro in Nazionale, nel settembre del 2017 con il Napoli al destro.
SOGNI E INCUBI. E allora, il ritorno di Arkadiusz: in grande stile, finora. Con al seguito l’insegnante di italiano-interprete e i gol. Compagni fedeli di viaggio nonostante l’incredibile sfortuna che lo ha perseguitato sin dall’inizio della sua avventura azzurra. Nata come un sogno, con tanto di titoloni a sottolinearne l’etichetta di giocatore polacco più pagato della storia del Paese, più o meno 35 milioni di euro, e proseguita come un incubo: ad agitare le sue notti prima il crociato del ginocchio sinistro e poi quello destro. Nello spazio di un anno. E così, il suo destino designato da erede di Higuain s’è gradualmente trasformato in quello di riserva di Mertens. Il falso nueve divenuto vero centravanti in virtù di un caso della vita. Della vita di Milik. LA RINASCITA. Il popolo azzurro, comunque, lo ha sempre sostenuto. Sempre: rapito soprattutto da un avvio folgorante con 7 gol realizzati in 9 partite sulle ceneri del Pipita. Poi, il primo infortunio; la sofferenza, la ripresa, la ripartenza e il secondo infortunio. Tra ottobre 2016 e settembre 2017: una montagna da scalare più alta delle Dolomiti che sabato lo hanno accolto a Dimaro, non c’è che dire. Ma lui ha carattere, sì, e poi anche un alleato che, sperando finalmente in un pizzico di fortuna, dovrà aiutarlo a piantare la bandiera in cima: Ancelotti. Il nuovo allenatore azzurro è un suo grande estimatore e punta su di lui, ma è ovvio che Arek dovrà ricambiare in campo: ritrovando al più presto la condizione fisica ottimale e continuando a percorrere la strada del gol. Come ieri: quando in partitella ha realizzato due gol da centravanti d’area. Attaccando lo spazio come piace a Carletto.
QUESTI FANTASMI. Anche il popolo del Comunale di Carciato, succursale in miniatura del San Paolo per l’intera durata del ritiro, è soddisfatto: scandisce il suo nome, lo applaude e tifa. Fiducioso e speranzoso che Milik possa davvero trovare la sua dimensione ideale nella terza vita azzurra: del resto, per caratteristiche e doti, il credo tattico di Ancelotti potrebbe diventare il suo habitat. E la profondità e i servizi dalle fasce il suo pane: mica male come presupposti. Fermo restando Dries, Mertens, pur sempre il capocannoniere delle ultime due stagioni azzurre nonché un centravanti micidiale; e i fantasmi. Il mercato: sullo sfondo resiste ancora l’ombra di un possibile arrivo in attacco, e forse mai come in questo caso i centravanti azzurri sono padroni del proprio destino. L’eventuale necessità dipende da loro, dal loro rendimento: anche Arek sa che è così.