Il problema della minaccia dei Gabbiani a Salerno
Gli animali “spavaldi”, così vorrei definirli per dare semplicemente risalto a quello che combinano e per quanto riguarda l’impatto che hanno su noi esseri umani. Un animale da sempre considerato nobile, bianco e grigio, con quel suo peculiare verso stridulo e acuto che dispone di un bel metro e mezzo di apertura alare; i gabbiani sono stati spesi anche in politica e dalle varie istituzioni. Basti pensare che il volatile in questione è stato il simbolo dell’Italia dei Valori, fin dal momento della sua fondazione in realtà. E poi, anche, protagonisti di un episodio riguardante il Papa che ha liberato delle colombe dalla finestra del Palazzo Apostolico, in occasione di un Angelus, ma che sono state successivamente ed immediatamente abbattute proprio dai gabbiani. Che volesse essere un’immagine metaforica circa la loro pericolosità e prepotenza nell’attaccare chiunque?
I Gabbiani, come abbiamo già accennato, risulta evidente che siano degli animali piuttosto aggressivi e predatori, ma non soltanto verso gli altri animali ma anche verso noi essere umani. In passato fu riportato, da varie testate giornalistiche nazionali, come questi predatori siano stati protagonisti di attacchi e di invasioni nei confronti dei turisti e dei visitatori in generale. Ad esserne colpite sono state le città di Napoli, Trieste e Venezia. Gli attacchi da parte di questi esseri sono rivolti solitamente ai tavolini dei bar dove, tra l’altro, ci sono in bell’esposizione: panini, patatine e noccioline, cose che a loro piacciono molto.
Ad oggi, purtroppo, la situazione non è tanto migliorata, anzi si sono anche spostati verso la nostra Salerno, in Campania. Una cittadina di Salerno ci ha segnalato che allenandosi quotidianamente al Vestuti (Stadio vecchio della Salernitana), ci si imbatte spesso in questi attacchi in massa da parte dei volatili che non avrebbero nessuna pietà a precipitarsi sui cittadini. Spesso, ci racconta la cittadina salernitana, i ragazzi che sono lì per allenarsi sono stati costretti ad andarsene perchè hanno reso il loro allenamento del tutto impraticabile in quelle condizioni. L’habitat naturale dei Gabbiani sicuramente non è una città e non si capisce per quale motivo si trovino lì, forse perchè il loro habitat reale è stato deturpato? Ipotizziamo. Fatto sta che alle lamentele da parte degli abitanti locali su come poterli allontanare, il custode del Vestuti ha ribadito che non si può fare praticamente nulla in quanto sono una specie protetta e difesa dalla protezioni animali e da altre associazioni animaliste e ambientaliste. Capiamo perfettamente che non possiamo azzardare soluzioni sconclusionate che gli possano far del male, ma riteniamo che il problema ci sia e che debba essere risolto in qualche modo per la regola del quieto vivere che dovrebbe essere rispettata in ogni caso. Ci si aspetta che qualcuno intervenga, senza necessariamente usare metodi violenti, ma che intervenga almeno.