Monte Cervati: Nob. Cav. Attilio De Lisa-Comune di Sanza,il 26 luglio 2018 partenza della Madonna della Neve pellegrina verso il Santuario Diocesano
Dal Nob. Cav.. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo designato nel Libro d’Oro delle famiglie nobili e notabili italiane con logo-stemma del casato di eredità sia verso i figli che le future generazioni + Referente Provinciale-Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci oltre ad essere sia appartenente all’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica e a quello dei Cavalieri Tempari “Ugone dei Pagani” che dirigente di ruolo dell’A.S.L. Salerno P.O.-Ospedale-Presidio Ospedaliero Dell’Immacolata di Sapri) cattolico cristiano praticante di riferimento a Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro e Referente del Parroco don Giuseppe Spinelli presso gli uffici diocesani (Segretario Confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario e Confratello dell’Arciconfraternita Santa Maria o Maria SS della Neve), che onora l’appuntamento del culto religioso patronale di Maria SS della Neve con grande devozione cristiana di cui quest’anno 2018 il novenario sul Monte Cervati sarà onorato dalla presenza dell’amico don Marco Nardozza parroco di Caselle in Pittari di cui non è la prima volta. La parrocchia cattolica di Sanza a cui fa riferimento la festa patronale è “S. Maria Assunta e S. Francesco d’Assisi”.
Ogni 26 Luglio e giorno di Sant’Anna, a Sanza (SA), la Madonna della Neve del Cervati nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni sale in vetta alla montagna più alta della Campania. Non lo fa come in tutti gli altri, simili, riti mariani che si ripetono da secoli nei paesi montani. Qui la Madonna scappa, non vede l’ora di tornare a casa nel suo santuario a 1899 metri sul livello del mare dove ci resterà nove giorni.
L’appuntamento è alle 2:30 del mattino in chiesa madre Santa Maria Assunta del centro storico (inaugurata il 13 aprile 2017 con la presenza del Vescovo Padre Antonio De Luca) al suo posto entra viene portata la statua di un’altra Madonna vestita come una sposa e con una pietra in mano.
Conclusa la messa, il cielo si incendia con i mille colori dei fuochi pirotecnici e si parte in processione per il Monte Cervati, verso la cappella e Santuario Diocesano della Madonna del Cervato costruita in suo onore.
Quindi come sempre a fine Messa partirà una processione molto partecipata tra le strade del paese che finisce al posto della Madonna del Cervato in una cappella poco fuori l’abitato dove viene prima messa in una stipa di legno e poi svestita: si tolgono tutti gli oggetti decorativi e il bambino è riposto in una “canestra”. Con un pudore antico che commuove, alcuni teli nascondono agli occhi della folla i dettagli di queste operazioni.
E poi è un lampo. Un urlo, un applauso e via. Succede tutto in una frazione di secondo. Verso le 4:00 in punto la Madonna parte con uno scatto, il viaggio inizia e già non si vede più. Scomparsa nella notte.
La Madonna arriva verso le 8.00 al santuario Diocesano ed è accolta dagli applausi e subito dopo viene ricomposta, con la stessa attenzione di quando è stata svestita, e portata a “casa sua” di fronte il santuario per essere salutata da tutti i presenti.
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I maschi si alternano alle donne in questa invocazione cantata con trasporto contadino. Ascoltarla dal vivo mette i brividi e le lacrime agli occhi.
Il prete prende la parola e racconta la storia della devozione dei fedeli di Sanza e ricorda che il pellegrinaggio si ripete ininterrottamente da oltre 150 anni.
Dopo la messa tutti fanno una visita alla Madonna nella Grotta. L’ingresso è più piccolo della statua che non può uscire. Si narra che la Madonna abbia chiuso l’ingresso facendo precipitare due grosse pietre “per non essere spostata e restare per sempre lì dentro”.
Sono circa 20 chilometri da Sanza al Santuario diocesano e la sua statua resta lì fino alle 4 del mattino del giorno 5 agosto, allorquando ha inizio il pellegrinaggio di ritorno al santuario.
Infine un caloroso saluto alle Autorità locali compreso don Giuseppe Spinelli, Primo CIttadino Vittorio Esposito insieme a Giunta e Consiglio Comunale, Stazione dei Carabinieri e Polizia Municipale oltre sia la vicinanza di sempre alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica che la stima alla Politica Italiana,alla Giustizia e alle Forze Armate.