Morto a Roma il grande regista Carlo Vanzina: girò anche in Costiera Amalfitana

8 luglio 2018 | 16:44
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Morto a Roma il grande regista Carlo Vanzina: girò anche in Costiera Amalfitana

Insieme al fratello sceneggiatore Enrico, Carlo Vanzina, regista, sceneggiatore e produttore ha raccontato le vacanze degli italiani e con quelle commedie di successo, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ha saputo tratteggiare le trasformazioni del nostro Paese attraverso tanti personaggi talvolta ingenui, talvolta cinici, che hanno fatto la fortuna di molti interpreti, da Christian De Sica a Massimo Ghini, da Massimo Boldi a Jerry Calà.

È morto Roma il regista Carlo Vanzina, aveva 67 anni. A dare la notizia sono la moglie Lisa e il fratello Enrico. “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”.

E pensare che Carlo Vanzina non voleva fare il regista, il suo sogno era fare il critico cinematografico: “Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi – raccontava – scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema”.

Vanzina, nel periodo della saga dei cinepanettoni, girò anche in Costiera Amalfitana con Massimo Boldi e Cristian De Sica. Era il 1997 quando la carovana si trasferì tra Atrani e Positano dove fu girato un intero episodio di «A Spasso nel Tempo – L’avventura Continua».

In quell’occasione venne realizzato un altro mini remake. Quello di «Pane, amore e…» diretto nel 1955 da Dino Risi e che aveva come protagonisti il grande Vittorio De Sica e una esplosiva Sophia Loren. Nell’episodio ambientato in Costiera, Vanzina affidò a Cristian la parte del maresciallo che fu del padre, evidenziando l’incredibile somiglianza dell’attore romano con il genitore e non solo nello stile.