Piano di Sorrento, la situazione delle Casette dell’Acqua continua a essere poco chiara

10 luglio 2018 | 22:23
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Piano di Sorrento, la situazione delle Casette dell’Acqua continua a essere poco chiara

Facciamo una premessa questa inchiesta non la ha fatta Positanonews ma la vogliamo rendere nota, perchè con l’acqua non si scherza. Oggi ci ha colpito un bidone di m.. messo sul Corso Italia invece di fiori, che ignoti hanno rubato, e va bene… Si tengono un bidone di escrementi sul corso come se niente fosse, d’altra parte forse per qualcuno o c’è questo bidone o i fiori o nulla è la stessa cosa..

Lasciamo perdere, già immaginiamo le invettive “Denigratori” “Chissà cosa volete” e compagnia bella.. Allora riportiamo il post del blog Talepiano dell’avvocato Johnny Pollio che ha fatto di un certo taglio di notizie una scelta..

Parla di qualcosa di interessante per tutti.

L’11 aprile scorso, il Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Salvatore Mare, protocollava una nota per conoscere per quali ragioni da circa sette mesi sul sito istituzionale dell’Ente non venivano pubblicati i risultati delle analisi dell’acqua erogata dalla casette.

A distanza di qualche giorno, arriviamo al 24 aprile, la Encon (la società che gestisce il servizio) inviava un’articolata risposta a quella nota. I chiarimenti venivano inviati, oltre che a Mare, al Sindaco Vincenzo Iaccarino; al Presidente del Consiglio comunale Mario Russo; ai capigruppo Marilena AlberinoEsposito Raffaele e Antonio D’Aniello ed al Segretario generale dell’Ente Michele Ferraro.

Allegata alla risposta vi erano i risultati delle analisi che non erano stati ancora pubblicati sul sito del Comune. Non solo quelli di aprile, ma anche quelli di dicembre. Per le analisi di dicembre colpiva la circostanza che il prelievo e l’inizio delle analisi era avvenuto nel giorno festivo di Santo Stefano (26 dicembre).

Chissà quanto saranno costate!

Quelle di aprile non riportavano particolari spunti di riflessione. Tutto nella norma, per le tre casette presenti sul territorio.

Prelievi effettuati sempre dalla stessa Encon il 17 aprile. Analisi di laboratorio eseguite dal Centro Diagnostico Roselli s.a.s. di Tufino. Iniziate sempre il 17 aprile e concluse il successivo 20. Sempre nella giornata del 20 gli esiti delle analisi venivano trasmessi alla Encon.

La sorpresa arrivava nelle settimane a seguire.

Sul sito del Comune in data 28 giugno 2018 (data di creazione del file PDF) veniva pubblicato il report delle analisi di aprile.

Qui scattava la prima sorpresa: ad eseguirle non era stato Centro Diagnostico Roselli s.a.s. di Tufino, bensì un altro laboratorio di analisi. Il Geproter di Sant’Anastasia.

Dal resoconto pubblicato emergeva che il prelievo era stato effettuato, sempre dalla Encon, il 23 aprile. Il campionamento era iniziato il 24 aprile ed era stato consegnato il 27 aprile.

Vale a dire tutto dopo la risposta che la Encon aveva inviato al Consigliere Salvatore Mare ed agli altri.

E perché questo supplemento di analisi?

Non erano valide le prime?

Presi dalla consueta curiosità iniziamo a confrontare i due rapporti. Molti sono i dati discordanti. Prendiamo a campione Ad esempio il calcio per la Roselli è pari a 63 mg per litro, per la Geproter è praticamente il doppio: 120.

La conduttività è 612 per la Roselli, mentre è quasi 900 per la Geproter.

Il dato più strano è che la Geproter, a differenza della Roselli, non riporta i parametri microbiologici (Coliformi, escherichia, enterococchi). Secondo i dati pubblicati dal Comune questi esami è come se non fossero stati effettuati. Eppure questi sarebbero gli unici dati ufficiali, sia perché eseguiti dopo, sia perché gli unici pubblicati.

Come mai?

Perché queste doppie analisi a distanze di pochi giorni?

E perché queste difformità?

Possibile che a Palazzo con tutta quella marea di dotti, medici e sapienti nessuno che se lo chieda?

Non sarebbe più giusto informare correttamente il cittadino/utente, anche al fine di evitare di far sorgere dubbi?

Non si può bollare un post documentato come questo , o una foto come la nostra del bidone di m.. sul Corso Italia, con “Quelli stanno contro” oppure “Questi vogliono i soldi”, cercate di rispondere a tono e sopratutto informate con un comunicato ufficiale.

L’acqua è sicura? Su questo non scherziamo, l’amministrazione dia risposte.