Positano, Villa Romana: ufficiale, aprirà dal 18 luglio
L’apertura è sempre più vicina, tour de force dei lavori per il prestigioso sito archeologico
La Villa Romana di Positano aprirà il prossimo 18 luglio. Gli annunci aleggiano da mesi, ma si sta procedendo a tappe forzate con i lavori che dovranno rendere fruibili il sito archeologici. L’apertura è ormai realmente imminente e gran parte delle opere per l’accesso al pubblico sono ormai in gran parte realizzate.
L’apertura , per il momento , è solo per gli addetti ai lavori, poi quella a tutti.
La notizia dell’ufficialità sull’apertura della Villa Romana giunge direttamente da Salerno: enorme è infatti il lavoro di collaborazione tra il sindaco Michele De Lucia e la Soprintendenza per i Beni Culturali. Intorno a questo bene culturale c’è ormai una grande attesa, grazie anche all’eco del turismo internazionale di Positano.
Nel sito del I secolo d.C., scoperto una dozzina di anni fa circa, potranno accedere tra le 150 e le 200 persone attraverso entrate contingenti, organizzate in piccolissimi gruppi. I ticket delle visite potranno essere inoltre prenotati anche online e per quanto riguarda i prezzi, possono variare tra i 15 e i 20 euro a persona.
Il Comune di Positano che ha iniziato a inviare gli inviti per l’importante evento a cui parteciperanno la Soprintendente, Francesca Casule, l’arcivescovo di Amalfi – Cava de’Tirreni, Orazio Soricelli, e il sindaco di Positano, Michele De Lucia.
Ed è stato proprio grazie all’accelerata voluta dal primo cittadino, anche attraverso l’introduzione della tassa di soggiorno lo scorso inverno, i cui proventi saranno destinati a mettere finalmente a reddito gli scavi della villa romana e offrire la fruibilità di un sito archeologico di inestimabile valore, se tra qualche giorno saranno rimossi i veli da quel tesoro nascosto nel ventre della terra.
Situata sotto la chiesa di Santa Maria Assunta, davanti la spiaggia, la villa romana nasconde i suoi tesori a dieci metri di profondità e tra due settimane esatte sarà finalmente aperta al pubblico.
All’interno, come detto, spiccano non solo i tanti reperti rinvenuti, ma in particolare gli affreschi. Il blu egizio della villa a Positano, rimasto intatto per duemila anni, conserva lo stesso splendore dei secoli passati, prima che la colata di fango misto a cenere e terreno dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. lo seppellì insieme alle sfortunate Pompei ed Ercolano.
La dimora gentilizia del periodo romano venne riscoperta nel 2003 ma era già nota nel 1758 dai Borbone. Gli scavi, effettuati in più fasi tra il 2004 e il 2006 e il 2015 e il 2016, hanno portato alla luce e ben conservato l’ambiente del triclinio, ovvero la stanza da pranzo che occupava tutta la baia di Positano.
I lavori alla villa si sono conclusi a fine marzo del 2017 e hanno permesso di realizzare un percorso sotterraneo con passerelle e impianto di illuminazione. E’ stato inoltre installato un sistema di monitoraggio e di controllo del microclima data la profondità a cui la villa è ubicata.
Alla villa si dovrebbe accedere a gruppi di dieci persone per una permanenza massima di mezz’ora. Il percorso di visita, accessibile anche ai disabili, prevede 65 sedili funebri, il triclinio con le sue pareti affrescate alte quasi cinque metri e ammirare i preziosi suppellettili come brocche, tazze e vasi.
Inoltre dagli archeologi è stato individuato anche un altro ambiente in via Rampa Teglia che potrebbe essere scavato, portando la superficie visitabile della villa ad un totale di 150 mq.