Vico Equense. Rischio incendi, il Sindaco emana un’ordinanza: ad agosto ogni forma di accensione è vietata
Vico Equense. Vietato fumare nei boschi e nelle strade che li attraversano fino al 30 settembre. A stabilirlo è stato il sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore con un’ordinanza attraverso la quale ha voluto fissare dei paletti e prevenire il rischio incendio nel territorio.
Molte le regole contenute nel documento. Tra queste, il divieto di accendere fuochi all’aperto a una distanza inferiore a 100 metri dai boschi e quello di accendere stoppie. Non si possono, inoltre, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli, inceneritori che producono scintille e brace, accendere fuochi nei castagneti da frutta.
Nell’ordinanza è menzionato anche il divieto di bruciare rifiuti non di natura vegetale come sacchi di carta, cartoni, materiale plastico, stracci, pneumatici, da soli o misti a materiale vegetale, oltre a quello di usare bracieri, barbecue e griglie su aree pubbliche, se non espressamente autorizzato.
Nel documento sono previste alcune deroghe. Fino al 31 luglio 2018, è consentita l’accensione dalle ore 5,00 alle ore 8,00, dal lunedì al venerdì.
La quantità massima giornaliera da bruciare non deve superare i 3 mt. cubi per ettaro e la combustione è consentita in piccoli cumuli occupanti ciascuno un’area non superiore a mq. 1 (uno); la stessa accensione deve essere preventivamente autorizzata dal servizio Protezione Civile, con richiesta da inoltrare non prima di cinque giorni, indicando foglio e particella, e deve avvenire adottando tutte le cautele necessarie per non creare pericolo, danno, rischio e disturbo alle persone, a cose e animali.
Tra il 1° e il 31 agosto 2018, invece, ogni forma di accensione è vietata. Per chi non rispetta queste norme sono previste multe che vanno da 51,65 a 309,87 euro. Nei boschi danneggiati o distrutti recentemente dalle fiamme è stato istituito il divieto di pascolo di qualsiasi specie di bestiame per almeno cinque anni, come anche la caccia, la coltura agraria, la raccolta dei prodotti del sottobosco. Inoltre, lungo tutto il confine con le strade e i sentieri di uso pubblico dovrà essere costituita una zona di «rispetto» larga almeno dieci metri con l’eliminazione di cespugli, arbusti, foglie, rami secchi.
“L’esperienza maturata in questi anni, – sottolinea il Sindaco Andrea Buonocore– ha dimostrato che un’alta percentuale di eventi si è sviluppata a causa dell’incuria in cui versano i terreni. La pratica di bruciare stoppie provoca spesso lamentele da parte della cittadinanza. Durante il periodo estivo le condizioni meteorologiche favoriscono spesso il ristagno dei fumi prodotti dalla bruciatura, determinando difficoltà di respirazione per la popolazione dei centri abitati”.