Alessandro Giordano, scienziato/hacker cavese inventore dell’approccio digitale mediterraneo su Rai uno il 30 agosto
“Il Mediterraneo è stato il primo internet della storia! il primo mezzo di comunicazione che ha messo in comune popoli e culture differenti. Lungo i confini storici delle sponde del Mediterraneo si poteva già parlare di rete e unità tra le città e i borghi situati nello spazio mediterraneo, che rappresenta anche ciò che lo ha animato e lo fa vivere tutt’ora. L’elemento unificante va ricercato nella “proiezione spaziale dei rapporti sociali”. Il mind set mediterraneo può sicuramente suggerirci una strada per governare la complessità contemporanea nei tempi della network society.”
Queste le prime dichiarazioni di Alessandro Giordano, scienziato/hacker cavese che con il suo progetto di Ricerca Societing4.0, è tra i pionieri italiani della cultura digitale e tra gli inventori dell’approccio digitale mediterraneo, che farà conoscere al grande pubblico anche grazie alla sua presenza alla trasmissione #Codice in onda su Rai uno il prossimo 30 agosto.
«La Rete ha certamente favorito il processo innovativo, grazie al sistema di connessione virtuale tra i vari soggetti che costituiscono il cambiamento, tuttavia sembra farsi urgente anche la necessità di creare luoghi d’incontro che consentano uno scambio e una contaminazione fisica tra gli attori. – la dichiarazione di Gaetano Manfredi – Rettore dell’Università Federico II° di Napoli e Presidente della Confederazione Rettori delle Università Italiane. – L’università può configurarsi non solo come il luogo della formazione e della ricerca ma anche come piattaforma d’innovazione. È il momento di cominciare a sperimentare una via mediterranea all’innovazione».
Un nuovo modello, dunque in cui “L’Italia gioca un ruolo fondamentale. Si può porre come crocevia tra popoli e come ponte tra le sponde del Mediterraneo, tra l’Europa e i Paesi mediterranei. – spiega Giordano– I termini chiave che emergono dalla definizione di “pensiero meridiano” sono radicamento, interazione, autonomia, coesistenza, libertà ed equilibrio. Se ci pensiamo bene- conclude- sono quasi gli stessi valori (ri)emergenti nella società delle reti, a dimostrazione che possono crollare i luoghi comuni sul sud da tempo sostenuti dal pensiero dominante”