Crollo Genova, il bilancio delle vittime sale a 41 per ora. Arriva il Capo dello Stato
Oggi, per via del crollo di Genova di cui tutto il mondo ormai ne è a conoscenza, sul posto si è recato il Capo dello Stato Sergio Mattarella per tenere i funerali ufficiali di Stato.
Purtroppo i vigili del fuoco hanno trovato sotto le macerie le salme della famiglia che era stata data per dispersa: padre, madre e una bimba di appena 9 anni che viaggiavano su di un’auto ma che erano stati dati, in precedenza, semplicemente per dispersi, ora purtroppo ne è stato confermato il decesso. Manca, tuttavia, all’appello un turista tedesco, Mirko Vicini, che, al contrario, era stato dato tra le vittime ma che non si trovava nemmeno a Genova in quel momento. La Protezione civile avverte: ci potrebbero essere altre vittime di cui non si sa nulla perchè semplicemente non ne è stata denunciata la scomparsa, sarebbero dei senzatetto.
Come ho già accennato, la famiglia Cecala data per dispersa, è stata individuata stanotte al buio da una squadra di vigili del fuoco altamente addestrata la quale è riuscita a scovare la Hiunday, auto sulla quale viaggiava la famiglia, completamente distrutta sotto le macerie. Il bilancio delle vittime è salito a 41 ma non è un numero ufficiale e definitivo in quanto le vittime potrebbero essere ancora di più.
Sul posto si è precipitato Sergio Mattarella nei pressi dell’ormai fu “ponte Morandi”, precisamente a ridosso dell’auto distrutta da un grosso blocco di cemento staccatosi dal pilone che si è portata con sè una famiglia. Non ha nascosto la sua commozione e il suo dolore come del resto tutti i familiari, sicuramente arrabbiati per quanto è successo, ma che hanno protestato silenziosamente preferendo dare l’addio ai propri cari in maniera privata. Intanto è sceso a due il numero ufficiale dei dispersi. Oggi, alle 16, Autostrade per l’Italia terrà una conferenza stampa al Nh Hotel di Genova dove parleranno l’AD Giovanni Castellucci ed il presidente Fabio Cerchiai. Non si nasconde, di certo, una grande attesa per le loro parole.