Faito cani randagi accerchiano famiglia di Positano , salvi grazie al sangue freddo. Ma poteva essere una tragedia
Basta far intervenire l’ASL e i veterinari le spese potrebbe affrontarle la Regione Campania, se succede qualche disgrazia ove se ne accerti la responsabilità paga il Comune civilmente, amministrativamente e penalmente, a parte che per la vita umana non c’è prezzo
Aggiorniamo con la testimonianza della famiglia. Al Faito una intera famiglia ha vissuto attimi di terrore per colpa di cani randagi. Mentre facevano una tranquilla passeggiata si sono trovati accerchiati dai cani randagi , marito , moglie con bambini e cagnolina.
Non è la prima volta che ne parliamo. L’ennesimo episodio è avvenuto il 21 agosto, ne ha parlato Positanonews in anteprima, ma la approfondiamo.
Siamo sul Faito, nella Montagna più bella della Campania, fra Castellammare di Stabia e Vico Equense. Un balcone fra cielo e mare, sul Golfo di Napoli , fra la costa d’ Amalfi e Sorrento.
Una tranquilla escursione per una famiglia , una coppia con due bambini e una cagnolina, si trasforma in un incubo.
La famiglia vive a Positano in Costiera amalfitana . Ci ha raccontato cosa è successo
“ Avevo lasciato l’auto al Belvedere per incamminarmi con la famiglia verso l’ex caserma dei carabinieri per una passeggiata – ci spiega R. – . Ero io con mia moglie e i miei figli tranquilli al Faito , dove andiamo spesso perché amiamo questo posto al punto che volevamo anche comprarci una piccola casetta..
Stavamo tranquilli a passeggiare q uando, senza che ce ne accorgessimo, ci vediamo avvicinare da dei cani di grossa taglia…
Erano un branco di cinque o sei cani, pastori maremmani.
Si trovavano su una macera alla nostra sinistra, ma non li avevamo visti , ne abbiamo fatto alcunché per provocarli.
Ma avevamo la nostra cagnolina che probabilmente li attirava e li faceva diventare aggressivi. La cagnolina era impaurita, loro si volevano avvicinare sempre di più.
Allora ci siamo allontanati con calma, ci siamo incamminati verso il Belvedere, cercando di non agitarci, a passo d’uomo , per evitare di essere aggrediti.
Ma uno di questi cani ha superato e ha bloccato mia moglie che aveva la cagnolina in braccio , per fortuna ,dopo averla annusata non la ha aggredita…
Siamo stati fortunati e abbiamo avuto sangue freddo , questo ci ha forse salvato da qualche conseguenza. Ci siamo allontanati con calma a passo d’uomo altrimenti poteva succedere qualcosa di brutto , ma ci siamo terrorizzati .
Vogliamo raccontare questo episodio solo per sperare che il problema venga risolto ed evitare qualche tragedia”
Non è la prima volta che ne parliamo ed i cani sono sempre li nello stesso posto, non c’è certo da fare grandi ricerche.
E ripetiamo sempre le stesse cose a questo punto.
I residenti hanno richiamato più volte l’amministrazione alle sue responsabilità, ma non si muovono probabilmente per non affrontare i costi di un mantenimento dei cani in un canile.
Il Comune deve affrontare il problema anche se costa mantenere i cani nel canile, costerebbe di più una vita umana.
Una volta si parlava di un rifugio ma non è stato fatto nulla. Assolutamente bisogna comunque fare una immediata campagna di sterilizzazione e risolvere il problema con i canili o un rifugio.
Se qualcuno preso dalla paura reagisce o corre come potrebbe fare un bambino che preso dallo spavento va verso la mamma, i cani potrebbero aggredire sicuramente.
Che aspettiamo , che ci scappa il morto?
Basta far intervenire l’ASL e i veterinari le spese potrebbe affrontarle la Regione Campania, se succede qualche disgrazia ove se ne accerti la responsabilità paga il Comune civilmente, amministrativamente e penalmente, a parte che per la vita umana non c’è prezzo