Dopo l’estate stop alle domeniche gratis ai musei ed ai siti archeologici
Dal Ministero, dopo l’estate stop alle domeniche gratis ai musei ed ai siti archeologici
Ad annunciarlo il Ministro dei Beni Culturali, Albero Bonisoli. Andavano bene come lancio pubblicitario, in futuro decideranno i direttori quando proporle.
Napoli – Senz’altro una decisione che al momento appare alquanto discutibile che coinvolge l’economia turistica del Paese. Una situazione che interesserà in particolare anche la nostra Regione visto gli importanti siti storici ed archeologici sparsi lungo il territorio. Dagli scavi di Pompei ed Ercolano, alla Reggia di Caserta, da Palazzo Reale a Castel Sant’Elmo a Napoli ritorneranno, dopo l’estate le domeniche a pagamento. Come è noto l’apertura gratuita dei musei e delle aree archeologiche fu disposta con un apposito decreto, in vigore dal mese di luglio 2014,dall’ex Ministro Dario Franceschini. Secondo il quale le domeniche gratuite sono un fatto culturale e sociale che ha coinvolto circa 10 milioni di persone dall’estate del 2014 ad oggi. Centinaia di migliaia da sud a nord ogni volta, gran parte delle quali è andata in un museo per la prima volta nella vita portandoci i figli o i nipoti, provando la gioia di poterlo fare senza gravare sul bilancio familiare. Le prime domeniche del mese hanno trainato l’aumento dei visitatori a pagamento, hanno avvicinato i cittadini ai musei delle loro città, hanno convinto comuni e privati a uniformarsi all’iniziativa coi loro musei. Di parere opposto il Ministro Bonisoli, che nel corso di una visita alla Biblioteca Nazionale di Napoli, ha dichiarato che le domeniche gratis andavano bene come lancio pubblicitario, ma continuando in tal senso si va senz’altro in una direzione sbagliata. Bonisoli riconosce che l’iniziativa ha avuto un valore positivo all’inizio, e assicura che le gratuità non cesseranno: si intende però differenziarle e armonizzarle in maniera meno rigida. Resta, tuttavia l’impegno del Ministero favorire l’accesso più ampio possibile ai musei, indipendentemente dalle condizioni economiche dei visitatori.
Dal prossimo autunno quindi la situazione cambierà, lasciando tuttavia maggiore libertà ai direttori. Se si vuole lasciare una domenica gratuita è senz’altro consentito, ma per il Ministro, non deve essere affatto un obbligo. 01 agosto 2018 – salvatorecaccaviello
fonte: ANSA