Maiori: ancora bufera per il campo di calcetto. Civitas 2.0 denuncia

6 agosto 2018 | 16:25
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Maiori: ancora bufera per il campo di calcetto. Civitas 2.0 denuncia

E a distanza di un anno ci ritroviamo con l’ennesima farsa rispetto alla gestione del campo di calcetto di Maiori.
Ricordiamo che, fino a maggio del 2017, il gestore aveva accumulato un debito con il comune di Maiori di 42.169,88 Euro per canoni non pagati. Davanti all’inerzia dell’amministrazione, più volte sollecitata ad adempiere a tutte le misure necessarie per il ripristino della legalità, ci trovammo costretti a ricorrere all’autorità giudiziaria.
Solo allora l’amministrazione si decise, finalmente, ad approvare la delibera con cui si dava mandato agli uffici di nominare un legale, al costo di circa 5.000 Euro, per lo sfratto del gestore moroso e il recupero delle somme dovute
Dimostrando ancora la solita “morbidezza” avverso un gestore oltremodo incline allo sberleffo rispetto alle istanze delle opposizioni, invece di risolvere il contratto e recuperare immediatamente le cifre dovute, l’amministrazione concesse una rateizzazione in ben 30 rate mensili; come ulteriore “premio” fu anche modificato il contratto trasformando la forma di pagamento del canone in rate mensili anzichè semestrali anticipate come indicato anche dal bando di gara.
Orbene, il contratto è scaduto il 22 luglio scorso ma il concessionario continua imperterrito a gestire l’impianto. Addirittura comunica che per sgomberare la struttura ha bisogno di un po’ di tempo indicando come data di rilascio il 30 settembre, oltre due mesi, ennesima presa per i fondelli.
Oggi il comune si ritrova costretto a nominare un nuovo legale per rientrare nel possesso della struttura con una spesa iniziale di circa 3.600 Euro. Ma il fatto sconcertante è un altro: il gestore non ha mai pagato il canone nell’ultimo anno nonostante la suindicata modifica del contratto.
Adesso ci chiediamo, e chiederemo al sindaco, perché in questi 12 mesi non è stata avviata nessuna procedura avverso i reiterati mancati pagamenti nonostante fosse esplicitamente indicato nell’accordo transattivo che eventuali mancanze avrebbero comportato la risoluzione dell’accordo?
Intanto, quel che è certo, è che qualcuno sta continuando a lucrare su una struttura pubblica, con ulteriori costi per l’ente. Va bene che gli amici devono essere aiutati, ma sembra che adesso si sia passato il segno.
Civitas 2.0