Maiori , c’era una volta una spiaggia libera e bella.. Ma ora non ci sono più i giovani che volevano liberarla
Maiori , c’era una volta una spiaggia libera e bella.. Ma ora non ci sono più i giovani che volevano liberarla.
E’ bastata una foto , con un post, su instagram della collega giornalista Maria Rosaria Sannino per farci risvegliare ricordi mai sopiti.. Ricordi che risalgono esattamente a oltre un decennio fa
Ricordiamo un gruppo di giovani, ora tutti brillanti professionisti, da Enrico Tajani , che sta a Roma, a Gabriele Genuino, che ora lavora alla Rai e ha fatto lavori straordinari in Palestina ed Israele con la televisione, che crearono un comitato per le “Spiagge libere”.
Altri tempi in Costiera amalfitana, con quell’entusiasmo chiamammo Goletta Verde di Lega Ambiente, poi si fecero manifestazioni, io da Positano , non so con quale energia, venivo quasi tutti i giorni per riunioni e manifestazioni, la Costa d’ Amalfi vedeva nel movimento di Maiori un modello. Positanonews era all’inizio e si schierò con loro..
Ora quei giovani hanno lasciato tutti la loro terra, noi continuiamo, incoscientemente, a scrivere. A volte certe battaglie hanno avuto successo, come quella del Vallone Porto di Positano, altre no..
La foto della Sannino mi ha portato tanti bei ricordi di momenti che mi hanno riempito di gioia, ma anche tanta amarezza e delusione.
La delusione non sta nella prevaricazione degli interessi privati su quelli pubblici, cosa purtroppo comune anche altrove in provincia di Salerno, in Campania, in Italia
Ma sta nell’accettazione di tutto, dei diritti calpestati, di un’amministrazione mediocre e ignava, di un Comune con tante bellezze naturali lasciato allo sbando , e dalla mancanza di quella fiamma della ribellione nei giovani che sa tanto di vita e di speranza..
Che non c’è più
Nonostante la luce del sole, questa foto di sembra cupa e aver il colore della morte dei diritti e della partecipazione.
C’è sempre qualcuno che vuole occupare le spiagge per i propri interessi.. ma oggi quei giovani che volevano liberarle non ci sono più..
Michele Cinque