Ordinanza anti-bus: dopo la sentenza, aziende chiedono risarcimento danni
Una notizia che avevamo dato in esclusiva in anteprima e che potrebbe avere un seguito dal punto di vista legale davvero rilevante. Stiamo parlando delle ordinanze anti-bus da parte dell’ANAS che riguardavano la Statale Amalfitana, ritenute dal TAR non legittime in quanto basate su un sistema discriminatorio. I divieti, infatti, vennero previsti con delle deroghe (soltanto per i bus superiori agli 8 metri di lunghezza) e quindi secondo il Tribunale c’era stata disparità di trattamento per chi poteva circolare, e chi no.
“I sindaci della Costa d’ Amalfi e l’ Anas devono agire non in maniera unilaterale – aveva spiegato l’avvocato Pietro Venanzio -, ora intendiamo procedere per la richiesta di un risarcimento danni di almeno due milioni di euro”.
E come avevamo previsto, si sta facendo sempre più concreta l’ipotesi di una richiesta di risarcimento danni da parte di tutte le aziende di trasporto turistico che si sono sentite danneggiate dal provvedimento. Sembra che in questi giorni verrà presentata una class action contro l’ANAS e il Tribunale di Salerno dovrebbe eventualmente poi decidere e quantizzare un risarcimento che potrebbe essere milionario.