Sassuolo-Inter ore 20.30 su Dazn
Alle 20.30 sarà il momento dell’esordio in Serie A dell’Inter, una delle squadre per cui c’è più curiosità. I nerazzurri si sono rinforzati molto durante l’estate e puntano a impensierire le zone altissime della classifica, nella stagione che segnerà anche il ritorno in Champions League. Primo banco di prova sarà il Sassuolo, squadra storicamente difficile da affrontare per il gruppo di Luciano Spalletti. C’è attesa per rivedere in campo Mauro Icardi, capocannoniere dell’ultima stagione, così come per il suo nuovo compagno di reparto, Lautaro Martinez. Un test importante anche per i neroverdi, pronti a schierare i nuovi arrivati Boateng e Di Francesco subito dall’inizio.
QUARTO POSTO. Un impegno in più sarà quello di riuscire a gestire il doppio impegno. Già perché l’Inter è tornata in Champions dopo 6 anni e non ha nessuna intenzione di fare la semplice comparsa. Inoltre, la conquista del palcoscenico più prezioso non dovrà rimanere un exploit isolato, ma una costante. Restare fuori dalle prime 4 sarebbe un flop fragoroso. «Vogliamo posizionarci in un confronto europeo importante, vincere più partite possibili in campionato e restare in Champions – spiega senza mezzi termini Spalletti -. Possibilmente offrendo un buono spettacolo sia dal punto di vista comportamentale che di gioco di squadra e risultati. E’ ovvio che quella della quarta posizione è una delimitazione determinante, perché cambiano molte cose. Anche se ci sono società altrettanto importanti che si sono rinforzate ulteriormente dopo aver fatto bene già l’anno scorso».
ABBONDANZA FINALMENTE. La grande novità, però, è che ora Spalletti può gestire le assenze, anche quelle più pesanti. Mancherà certamente Nainggolan («Sta recuperando, ma ora sarà fondamentale non sbagliare i tempi») e pure Skriniar potrebbe dare forfeit («Decideremo all’ultimo, è ancora a metà»), ma le risorse a disposizione sono tali da poter mettere in campo una squadra solida, equilibrata e, soprattutto, in grado di far male là davanti. «Dispiace sempre quando viene a mancare una pedina importante, ma la rosa permette di sostituire o scegliere calciatori diversi in ogni settore». Delle assenze prese in considerazione, ovviamente, non fa parte Modric. Quando ancora si diceva che potesse arrivare, Spalletti spiegava: «Siamo già forti, con lui saremmo fortissimi». Ora l’argomento lo sbriga rapidamente: «Non mi sembra sia tra i convocati… E’ un giocatore del Real Madrid e io parlo solo dei miei». Volendo è un’altra risposta al Real Madrid, la cui “segnalazione” alla Fifa continua a non sollevare particolari allarmi in casa nerazzurra.
fonte:corrieredellosport