Scala. Il ricordo di Lorenzo Ferrigno nelle parole del figlio Antonio
Vent’anni fa ci lasciava l’allora sindaco Lorenzo Ferrigno. Il figlio: “Celebreremo la memoria di papà più avanti, magari a ridosso della sagra delle castagne a lui tanto cara”
Le ricorrenze cosiddette tonde, nell’immaginario collettivo, hanno un valore maggiore, non ne conosco il motivo o la ragione; personalmente ritengo che la memoria di qualcuno o di qualcosa deve essere, se non quotidiana, continua.
Esattamente venti anni fa, il 21 agosto 1998, l’allora Sindaco del comune di Scala Lorenzo Ferrigno, mio padre, ci lasciava. Una morte prematura e improvvisa sottrasse al nostro comune uno dei suoi figli migliori. Non sono io a dirlo, sarebbe ovvio; lo dicono tutti quelli che si riversarono a Scala per i suoi funerali riempendo all’inverosimile la nostra cattedrale; tutti i sindaci della Costiera che in fascia tricolore composero un picchetto d’onore per il passaggio delle sue spoglie; gli Scalesi che unanimemente lo piansero e che ancora lo piangono; i tanti che ancora oggi lo ricordano con pensieri di apprezzamento e di rimpianto.
Come sua famiglia abbiamo coltivato quotidianamente il suo ricordo, la nostra vita è stata cadenzata sempre dalla sua presenza intorno a noi. Il suo carattere e la sua impronta erano troppo forti per poterlo dimenticare, sia pure per qualche giorno. Tutti i giorni dei venti anni trascorsi hanno costituito per noi una cifra tonda da tenere ben in mente e da ispirare le nostre azioni.
Anche per questo abbiamo pensato di lasciar passare questa giornata senza celebrarne ufficialmente il ricordo. Abbiamo preferito che ciascuno lo potesse ricordare a modo suo e intimamente. Celebreremo la memoria di papà più avanti, magari a ridosso della sagra delle castagne a lui tanto cara; chiederemo ai suoi amici, a quanti lo hanno conosciuto ed affiancato, di voler contribuire con noi all’organizzazione di una parentesi celebrativa per riavvolgere e proiettare il film della sua vita, una vita che lui ha voluto sovrapporre totalmente a quella del suo paese e della sua famiglia.
Cercherò di far giungere personalmente l’invito a quelli che ricordo essere stati i più vicini e legati a papà ed alla sua azione politica, sicuramente me ne sfuggiranno tanti, ma sin d’ora prego ciascuno e tutti quelli che lo vorranno, di partecipare all’incontro preparatorio che divulgherò al massimo possibile.
Non ti dimenticheremo mai!
Grazie ancora di tutto PAPA’!