Sorrento, l’Associazione nazionale “I cittadini contro le mafie e la corruzione” riapre il caso Vallone dei Mulini.
E’ a firma del Referente regionale della nota Associazione contro le illegalità, Rosario Fiorentino la richiesta del trasferimento di due particelle, all’epoca inserite nella compravendita, nei beni indisponibili del Comune. Probabilmente un primo passo di un ulteriore capitolo di una vicenda che nonostante il passare del tempo rimane ancora alquanto intrigata.
Sorrento – Ha preso spunto da un recente articolo apparso sul nostro giornale, il Referente regionale dell’Associazione Nazionale “I cittadini contro le mafie e la corruzione”,Rosario Fiorentino, per tornare alla carica su di una situazione che continua, dopo anni, a tenere banco nelle cronache della nostra città. Come è noto la vicenda, evidenziata qualche giorno fa sulle nostre pagine, si riferisce ad una lettera anonima che da giorni circolava in città, dai cui successivi riscontri risulterebbe che il noto imprenditore, nonchè attuale Consigliere di Maggioranza, Mariano Pontecorvo, dovrebbe restituire al Comune di Sorrento due particelle facenti parte del sito storico Vallone dei Mulini. Acquistato nel 2011 da una società il cui responsabile risulta essere proprio l’allora Assessore ai Lavori Pubblici. Il quale ,secondo quanto poi dichiarato, dopo aver accertato all’epoca l’impossibilità da parte del Comune di acquistare il noto sito storico (300.000 euro) ed affinché lo stesso non andasse in mano extraterritoriale, si avventurò, costituendo la società “Il Maccheronificio”, in tale impresa. La quale, che come più volte poi dichiarato dallo stesso Pontecorvo comporterà nel prossimo futuro una serie di investimenti atti a rendere accessibile la storica struttura a turisti e cittadini. Nel frattempo però non si registra alcuna dichiarazione circa le due particelle in questione che secondo Fiorentino apparterrebbero al Comune. Infatti con l’istanza, prot.n. 36730 del 09/08/2018, indirizzata al Sindaco Cuomo, al Presidente del Consiglio Comunale Stefano Marzuillo nonché alla Segretaria Comunale e Responsabile Anticorruzione, Dott.ssa Elena ed al Presidente della Commissione Trasparenza Marco Fiorentino, ripercorre prima per sommi capi l’intera vicenda. Dalla sua interrogazione, in qualità di Consigliere comunale, del giugno 1999, circa i consistenti lavori previsti dalla Regione Campania all’interno del Vallone, al contratto preliminare di compravendita del 23/12/2011. Un atto che fu oggetto di una serie di interrogativi indirizzati al Comune sollevati dall’allora esponente di Italia dei Valori, il compianto Avv. Giovanni Antonetti che sfociò anche in una interrogazione parlamentare ad opera degli esponenti dipietristi al Ministro dell’Ambiente. Nell’evidenziare l’atto di compravendita del lontano 1924, dove il Comune di Sorrento acquistava dai legittimi proprietari le due particelle in questione (n. 109 e n. 112 del foglio 3, Catasto Terreni). Le quali, secondo Fiorentino, anche dall’Atto di compravendita stipulato nel 2012 dalla Società facente capo all’attuale Consigliere di Maggioranza, risulterebbero ancora di proprietà del Comune. In tale contesto, l’Associazione nazionale contro le illegalità, rappresentata da Rosario Fiorentino ,nel caso le varie anomalie, una volta verificate, fossero confermate, chiede l’immediato trasferimento di tali particelle nei beni indisponibili del Comune di Sorrento.
Senz’ altro l’iniziativa di Fiorentino rappresenta una ulteriore tegola per il Comune di Sorrento che ancora una volta è chiamato a confrontarsi con quella che ormai appare come una intrigata ed infinita vicenda. La quale potrebbe avere anche dei concreti risvolti politici visto che, con la istanza a firma di Rosario Fiorentino,si chiede anche di valutare eventuali motivi di incompatibilità alla carica di Consigliere Comunale dello stesso Pontecorvo. – 10 agosto 2018 – salvatorecaccaviello.