Vico Equense. I volontari Enpa della Penisola Sorrentina presentano un progetto per un Oasi protetta sul Faito per i maremmani

30 agosto 2018 | 14:48
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Vico Equense. I volontari Enpa della Penisola Sorrentina presentano un progetto per un Oasi protetta sul Faito per i maremmani
Vico Equense. I volontari Enpa della Penisola Sorrentina presentano un progetto per un Oasi protetta sul Faito per i maremmani
Vico Equense. I volontari Enpa della Penisola Sorrentina presentano un progetto per un Oasi protetta sul Faito per i maremmani
Vico Equense. I volontari Enpa della Penisola Sorrentina presentano un progetto per un Oasi protetta sul Faito per i maremmani
Vico Equense. I volontari Enpa della Penisola Sorrentina presentano un progetto per un Oasi protetta sul Faito per i maremmani

Vico Equense. Nasce un Progetto E.n.p.a. della Penisola Sorrentina per un Oasi protetta per i maremmani del Monte Faito, volto al censimento, al controllo ed alla tutela dei Maremmani randagi del Monte Faito.

Una richiesta, quella protocollata stamane al Comune dalla volontaria Angela Esposito, referente dell’E.N.P.A., Ente Nazionale Protezione Animali, sul territorio del Comune di Vico Equense da anni attiva nella lotta al randagismo e nella tutela degli animali d’affezione, facendo seguito alle numerose richieste già protocollate ed in relazione alla particolare situazione in cui vivono i cani randagi sul Monte Faito espone quanto segue:

“Come è già noto a questa amministrazione sul Monte Faito – dichiara la volontaria– vivono numerosi cani randagi di grossa taglia, i quali non sono di proprietà privata e la cui responsabilità ricade quindi sul Sindaco del Comune di Vico Equense.

Gil stessi, pur essendo diindole mansueta, si radunano in branchi ed a volte, in particolaredurante il periodo estivo in cui la montagna è meta di migliaia di turisti, possono creare allarme negli stessi, anche a causa della grossa mole.

Nonostante gli sforzi – continua la referente territoriale– che la scrivente e gli altri volontari dell’Associazione E.n.p.a., non è stato possibile, sterilizzare e microchippare gli animali per mancanza dei protocolli ASL di sterilizzazione e re immissione sul territorio del Comune di Vico Equense e risulta difficile seguirli sul piano sanitario, anche in considerazione dell’ampiezza del territorio in cui si muovono.

Tanto comporta da un lato l’impossibilità di controllarne la riproduzione e dall’altro il rischio che gli animali possano essere vittima di maltrattamenti da parte di persone che cerchino in maniera errata di porre un freno ai fenomeni indicati ed elencati.

Come noto la normativa Nazionale, legge 281/1991 eregionale 16/2001, prevedono da un lato la protezione degli animali vaganti da parte degli enti locali e dall’altro l’obbligo da parte degli stessi di intervenire, anche con il tramite di associazioni presenti sul territorio, al fine di assicurare il benessere degli animali e la tutela della salute pubblica.

Pertanto la scrivente, a nome dell’associazione E.n.p.a., propone al Sig. Sindaco del Comune di Vico Equense la stipula di un protocollo di intesa che preveda, con il coinvolgimento della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, dell’Ente Parco Monti Lattari e dell’ASL Napoli 3 Sud, l’istituzione di una zona ben delimitata all’interno del territorio del Monte Faito, denominata “Progetto E.n.p.a. Ossi Protetta….i maremmani del Monte Faito” in cui consentire ai cani randagi di vivere liberi sul territorio, ma circoscritti in un’area ben delimitata appunto, senza rischi per le persone ed essere seguiti constantemenre da parte di volontari dell’Associazione, con il supporto dei veterinari dell’ASL Napoli 3 Sud. In tal modo sarebbe possibile controllare constantemente lo stato di salute degli animali, sterilizzare gli stessi prima di reimmetterli alla suddetta area, in modo da azzerare le nascite, con indubbie ricadute positive anche sulla qualità del turismo sulla montagna.

Tutto questo – conclude Angela Esposito – a tutela degli animali stessi che è priorità per i volontari attivi sul territorio impegnati nella lotta al randagismo e nella tutela degli animali d’affezione. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti sul progetto”.