Al via aMare Nostrum: un mare di opportunità Parte da Cetara l’idea degli stati generali della pesca
Si è svolto questa mattina, nella sala Benincasa del Comune di Cetara il convegno dal titolo “Un’economia blu per un mediterraneo sano” che ha aperto il ciclo di incontri che si svolgeranno fino al prossimo 3 ottobre nell’ambito di “aMare Nostrum: un mare di opportunità”, progetto di promovalorizzazione della pesca costiera, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del PO FEAMP Campania 2014/2020.
L’iniziativa – di cui il Comune di Cetara è soggetto attuatore – accende i riflettori sul mare di opportunità che il territorio costiero custodisce con i suoi prodotti ittici, le marinerie, le peculiarità storiche e il vasto patrimonio culturale legato all’identità costiera e alle sue tradizioni.
Dopo i saluti del Sindaco di Cetara Fortunato Della Monica, sono intervenuti il Capo della Segreteria del Presidente della Regione Campania Franco Alfieri, il Parlamentare Europeo, Commissione Pesca Nicola Caputo, il Deputato e membro della commissione Pesca Lorenzo Viviani, il Sottosegretario di Stato alla Pesca Mipaaft Franco Manzato, il Presidente dell’Alleanza delle cooperative della Pesca e Presidente AGCI Agrital Giampaolo Buonfiglio, il Direttore Generale Pesca Mipaaft Riccardo Rigillo, Il Presidente del Consiglio Regionale della Regione Basilicata Vito Santarsiero, il Presidente UNCI Agroalimentare Gennaro Scognamiglio e il Commissario europeo Ambiente e Pesca Karmenu Vella.
“Sono orgoglioso – ha dichiarato il Sindaco di Cetara – di questa iniziativa; è un onore ospitare per la prima volta a Cetara i rappresentanti istituzionali della pesca di tutta la filiera istituzionale, da quella locale a quella europea. Cetara è la pesca e la pesca è Cetara, si tratta di un settore trainante per l’economia territoriale. Per questo intendo sottoporre all’attenzione del Commissario e del Sottosegretario un documento che contiene le azioni che giudichiamo importanti per la valorizzazione del pescato costiero e della risorsa mare.Inoltre, sollecitiamo l’iter di approvazione per il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta per la colatura di alici di Cetara”.
Nell’introduzione ai lavori, Franco Alfieri ha ricordato l’impegno della Regione Campania a sostegno della pesca costiera: “Anche come Regione presentiamo un documento, questo perché la riflessione è importante ma la politica deve anche dare risposte e soluzioni. La pesca costiera è un piccolo segmento dell’economia che va guardato con interesse e valorizzato. Bisogna fare in modo che le risorse rispondano alle esigenze dei pescatori; L’Europa, in questo senso, deve essere più vicina. Occorre anche un cambio di passo sotto il profilo culturale, che avvicini al consumo del nostro pescato e veda un maggiore coinvolgimento delle giovani generazioni”.
“La pesca costiera – ha dichiarato il Parlamentare Europeo, Commissione Pesca Nicola Caputo – non è affatto marginale, lo è solo nello spazio della decisione politica. Il Mediterraneo non è un oceano, è un bacino e dobbiamo prendercene cura. Occorre una maggiore regolamentazione per trovare un giusto equilibrio tra le esigenze dei pescatori e quelle ambientali. Bisogna rilanciare l’immagine del sud e del nostro Paese, vanno messe in campo misure capaci di avvicinare i giovani al settore della pesca, troppo ancorato alla tradizione”.
“Bisogna promuovere il made in Italy – ha dichiarato il deputato alla Camera, Commissione Pesca, Lorenzo Viviani – sia nel campo dell’agricoltura che della pesca, dobbiamo valorizzarne i prodotti, la loro freschezza e stagionalità. Al centro va messo il pescatore inteso come attività produttiva, l’approccio è importante per mettere in campo politiche adeguate”.
“L’iniziativa – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Pesca Franco Manzato – di questa mattina, che vede presenti rappresentanti di destra e di sinistra a più livelli, è la prova che le politiche della pesca non hanno alcuna distinzione politica. La politica della pesca è politica estera, per questo dobbiamo costruire una visione strategica della pesca da qui ai prossimi vent’anni, lanciando l’idea di cominciare ad organizzare gli stati generali della pesca italiana. E va fatto in un’ottica ampia e comune, tenendo conto che il sistema pesca deve produrre utile e deve favorire l’inserimento dei nostri giovani”.
“Qualche giorno fa a Malta – ha ricordato il Presidente dell’Alleanza delle cooperative della Pesca e Presidente AGCI Agrital Giampaolo Buonfiglio – è stata firmata una dichiarazione congiunta in favore della piccola pesca, che è un settore con vocazioni specifiche legate ad ogni singola località; resta da capire come le diverse consuetudini di pesca possano entrare in un’unica regola, come le specificità del mediterraneo possano entrare nella legislazione europea e in piani di gestione comuni”.
“Sono un mediterraneo – ha dichiarato il Commissario Europeo Vella – e qui a Cetara mi sento a casa, sono uno di voi. La nostra economia blu può avere un potenziale enorme di crescita. La Commissione europea è impegnata in politiche che guardano alla sostenibilità ambientale, alla pesca e ai pescatori; serve un piano di azione comune che funzioni per il pescato e per i pescatori, perché non c’è buona pesca senza un mare sano.
L’Europa ha dato 538 milioni di euro ai pescatori per migliorare gli stock e i profitti, ma nel Mediterraneo si parla sempre di perdite, siamo ancora al livello dell’87% degli stock sovrasfruttati, e non dovrebbe essere così. È importante anche accelerare i pagamenti del FEAMP per fare in modo che i pescatori possano beneficiare dei contributi europei e neanche un centesimo vada perduto.”
Per l’occasione ha aperto le porte a Cetara il primo Museo Cantina dedicato interamente alla pesca e alla colatura di alici di Cetara, realizzato nell’ambito del protocollo d’intesa firmato dal Comune di Cetara, dall’associazione per la valorizzazione della colatura di Cetara, dal Flag Approdo di Ulisse e dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli.
Si tratta di una sorta di caveau dove riposeranno ed invecchieranno botti antiche e terzigni ripieni del prezioso liquido ottenuto dalla maturazione delle alici sotto sale.
Il museo cantina includerà anche una piccola, ma importantissima, biblioteca che raccoglierà nel tempo libri, documenti storici, giornali, riviste, fotografie dedicate alla colatura, alla pesca e alle radici di Cetara.
Gli appuntamenti di “aMare Nostrum” proseguono nei giorni 1, 2 e 3 ottobre a Cetara, Massa Lubrense e Amalfi con cooking show e momenti di confronto e di dibattito che metteranno al centro i temi del mare, delle di strategie di promozione e commercializzazione del pescato locale, della valorizzazione delle risorse locali e delle produzioni artigianali, della tutela del territorio e delle sue eccellenze.
Negli stessi giorni, dall’1 al 3 ottobre, Massa Lubrense, Cetara e Amalfi ospiteranno anche il Quarto seminario nazionale dei FLAG, – i gruppi di azione locale nel settore della pesca – ulteriore momento per porre l’attenzione sul potenziamento dei prodotti ittici locali e su tutte quelle azioni di promozione delle risorse del mare, fonte di grande valore per il territorio.