Allegri, cerca l’ottava vittoria stagionale contro il Napoli per fare il vuoto
Cinque mesi dopo è diverso. Il 22 aprile scorso c’era in palio lo scudetto, eravamo agli ultimi metri di una corsa entusiasmante. Stavolta siamo ancora all’inizio, siamo alla settima giornata, è ancora settembre, e c’è tutto un campionato davanti. Allora, l’incornata di Koulibaly sembrava aver invertito il corso della storia; stavolta ci sarà ancora ampio margine per rimediare a qualsiasi evento. Eppure siamo già a un primo snodo significativo della stagione. Perché la Juve imbattuta potrebbe davvero già scappare a +6, mandare l’ennesimo messaggio di forza alle concorrenti e dare un primo scossone alla classifica. Già, appunto, a fine settembre. Così Massimiliano Allegri, alla vigilia, ostenta tutta la calma del mondo, rasserenato da 7 vittorie su 7 partite e dalle risposte avute dalla sua corazzata, che nel picco di difficoltà finora incontrato, a Valencia, ha dato il meglio di sé.
Perciò butta la palla nel campo avversario: «E’ una partita che sul piano della classifica conta molto più per il Napoli che per noi. Ma comunque non deciderà niente».
MOTIVAZIONI. Quella notte di aprile che stava per pregiudicare il settimo scudetto consecutivo, però, non è stata dimenticata. Per questo Max indica la rotta: «Bisognerà farsi trovare pronti, ci dovrà essere grande entusiasmo da parte di tutti e i tifosi dovranno essere molto presenti (mercoledì c’è stato lo sciopero della curva, ndr) perché dobbiamo anche riscattare quella sconfitta. A livello mentale bisogna essere sereni e fare una partita fisica, tosta, una partita da Juventus. La squadra sta crescendo, sta trovando il suo equilibrio perché c’è più conoscenza tra i giocatori e poi c’è un miglioramento della condizione fisica e mentale. La differenza starà nei dettagli, nell’attenzione difensiva, nello sfruttare le occasioni. Siamo in un buon momento, cerchiamo di proseguire nel migliore dei modi».
Vuole un epilogo diverso dall’ultima volta, naturalmente, il tecnico bianconero. Anche per eguagliare il record di otto vittorie nelle prime otto gare ufficiali della stagione che risale al 1930-31. «Il Napoli è l’anti-Juve? Al momento è tre punti dietro di noi e ha già giocato delle partite importanti. L’Inter si sta riprendendo; Milan e Roma, invece, sono ancora indietro. Vincere lo scudetto non è facile e per noi quest’anno è un’altra sfida. Quanto fatto in quattro anni resta scritto; ora bisogna correre, avere testa, allenarsi tutti i giorni e crederci perché le motivazioni fanno la differenza». Riassunto: «La cosa migliore è tenere i piedi per terra, fare un passo alla volta e viaggiare alla classica velocità di crociera che, in campionato, ti porta in fondo».
SCELTE. A mantenere questo ritmo contribuisce pure Allegri che sta ruotando alla perfezione il gruppo, dosando risorse ed energie. «Le scelte dolorose devo farle sempre, perché devo lasciare giocatori importanti in panchina». Il punto di domanda principale riguarda Dybala, in ballottaggio con Bernardeschi, «in questo momento il più in condizione di tutti». Max concede sei undicesimi: «Giocano sicuro Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Pjanic, Matuidi e Ronaldo; per gli altri, arrangiatevi…». Anzi no. «Ne volete un altro?». La platea dà la risposta scontata: Szczesny, il portiere. «Bravi! Szczesny». Sorrisi e sipario.
fonte:corrieredellosport