Amalfi e Maiori nella morsa delle fiamme . Evacuate anche case. Una giornata da dimenticare, ma l’attenzione deve rimanere alta
Amalfi e Maiori nella morsa delle fiamme . Evacuate anche case. Una giornata da dimenticare che positanonews ha cominciato a seguire durante la notte.
Prima l’incendio a Maiori verso le due di notte, poi Amalfi sopra Pogerola, alle 10,30 .Ad Amalfi nella zona alta compresa tra le frazioni di Pastena e Pogerola il fuoco si trova a ridosso delle abitazioni e sembrava raggiungere Agerola. Evacuate alcune case per motivi di sicurezza. I mezzi aerei elicotteri e canadair a lavoro ma solo in tarda mattinata.
Ad Amalfi sono due i Canadair in azione tra i boschi sovrastanti Pastena, Lone e Pogerola, le tre frazioni alte che da stamattina sono interessate dalla furia del fuoco alimentata da sporadiche, seppur forti, folate di vento.
Qui in zona dopo la richiesta di soccorso è stato dirottato in tarda mattinata il potente Erickson S64F , l’elicottero in dotazione ai carabinieri forestali che ha operato anche sul rogo di Maiori.
Sul posto impegnate le squadre di volontari della Millennium di Amalfi .
Ora la situazione sembra normalizzarsi, ma l’attenzione deve rimanere alta. I piromani sono sempre in agguato. Foto e video Michele Abbagnara
Due fronti di fuoco: sulle montagne di Maiori e tra i boschi che dominano Amalfi, ha scritto il giorno dopo, 28 settembre, Mario Amodio su Il Mattino . L’inferno in Costiera Amalfitana è scoppiato quando il vento ancora spirava forte tra le gole dei Lattari. Nella nottata a ridosso dell’abitato di Madonna delle Grazie, a metà mattinata nella fitta vegetazione al di sopra di Amalfi. Qui la mano criminale ha messo a rischio almeno una decina di abitazioni alcune delle quali abbandonate temporaneamente in via precauzionale. E sono state ore di paura per gli abitanti delle due zone costretti a respirare fumo e a difendere terrazzamenti e mura delle case dall’insidia del fuoco.
IL TERRORE
La situazione più preoccupante ieri mattina tra le frazioni di Lone e Pastena, ad Amalfi. Qui, intorno alle 10 hanno preso fuoco i boschi al di sopra del versante nord-est della cittadina capofila della Costiera, dove, all’improvviso, si è propagata verso il cielo una fitta nube visibile anche dal piazzale Flavio Gioia e dalla zona portuale. Uno spettacolo terribile che ha richiamato l’attenzione di centinaia di turisti. Sul posto sono immediatamente accorsi i volontari della Protezione Civile Millenium di Amalfi rientrati in tutta fretta da Maiori dove erano accorsi per unirsi alle altre squadre impegnate da ieri mattina a causa dell’incendio in località Madonna delle Grazie. Una situazione, quella alle porte della popolosa frazione di Pogerola, che si è fatta sempre più critica col passare delle ore. Per questo è stato richiesto l’intervento dei pompieri giunti con due squadre in sostituzione dei colleghi della Costiera che erano impegnati sull’incendio di Maiori. Sul posto sono stati dirottati i Vigili del Fuoco del distaccamento di Mercato San Severino intervenuti in via Capo Terini nei pressi del cimitero di Pogerola supportati daii volontari della Protezione Civile Millenium e da numerosi cittadini. E poco più tardi anche i colleghi di Salerno giunti con un’altra autopompa. Sulle fiamme, altissime, visibili anche dal centro di Amalfi è stato dirottato uno dei due elicotteri impegnati nello spegnimento dell’incendio a Maiori su richiesta del Dos della Regione Campania insediatosi nei pressi della chiesa di Pastena. Solo nel primo pomeriggio sono giunti in Costera i Canadair. Ben tre. Due impegnati nel rogo di Amalfi, l’altro su Maiori dove nel frattempo era all’opera uno dei potenti Erickson S64F, l’elicottero in dotazione alla protezione civile. Alla fine almeno sei sono stati i mezzi aerei, comprsi due elicotteri leggeri dotati di cestello e utili alla bonifica ravvicinate delle aree incendiate, inviati ieri in Costiera Amalfitana dove hanno operato fino all’imbrunire non senza qualche difficoltà per la presenza nelle zone più impervie dei cavi dell’alta tensione.
I SOSPETTI
Un fenomeno davvero strano quello di questi incendi d’inizio autunno che hanno seminato il terrore tra le popolazioni locali. Per giunta divampati proprio in concomitanza con il forte vento. Quello della scorsa notte su cui hanno lavorato a lungo cittadini e volontari della protezione civile di Maiori e dell’associazione Colibrì e successivamente quello di Amalfi. Due fenomeni che lasciano ipotizzare, dopo la calma di questa estate, che dietro ci sia anche stavolta una mano criminale.