Costiera Amalfitana, tassa di soggiorno: qualcosa non quadra
Tutti sanno che cosa è la Tassa di soggiorno, a cosa serve, chi la paga, chi la incassa e per conto di chi e come dovrebbe essere spesa.
LILIGO, motore di ricerca di viaggi che analizza il panorama italiano delle tasse turistiche, annuncia l’incasso per il 2017 dei Comuni della costa d’Amalfi. E troviamo, tra l’altro che Minori ha incassato (o, meglio, ha dichiarato di aver incassato per il 2017) euro novantamila alla pari di Atrani, Furore, Cetara. Chiunque legge questi dati resta alquanto meravigliato negativamente.
Come è possibile che un paese in cui operano strutture di ricevimento di tono, centinaia di case vacanze, bed&breakfast eleganti, agriturismo, ecc. riesca a racimolare in un 2017 zeppo di turisti solo novantamila euro.
Qualcosa non quadra, nel senso che non tutti versano quanto incassano oppure non tutti versano perchè, per non essere scoperti, non incassano. Per cui urge un forte controllo i cui risultati tornerebbero certamente utili non solo per l’incasso della tassa di soggiorno, ma per la sicurezza e per le casse comunali.