Fiordo di Furore. I muri della vergogna
Una vergogna per tutta la Costiera amalfitana. Il Fiordo di Furore , la splendida forra fra Praiano e Amalfi, chiuso formalmente da quasi due anni dopo l’ordinanza prima di Furore poi di Conca dei Marini, per il dissesto idrogeologico, e di conseguenza il Comune di Furore deve impedirne l’accesso, è stato reso quasi inaccessibile con due muri.
Questa estate tutti si andavano comunque a fare il bagno. Qui i milioni di euro spesi per il dissesto idrogeologico, per il restauro delle casette dove vivevano Anna Magnani e Roberto Rossellini, per il Centro ambientale, si sono fatti andare a benedire.
Vicende che qualcuno contesta, dal dissesto idrogeologico ai finanziamenti, ci sarebbero esposti alla Procura della Repubblica di Salerno. Ma sono destinati a finire nel cassetto o comunque a far aspettare i tempi biblici della giustizia con i quali pure i giudici purtroppo devono fare i conti.
Per il resto è solo desolazione e tristezza.
Chiuso il ristorante, chiuso il centro, cacciato un giovane che fittava i lettini, intercluse le case di poveri cristi.
Cosa ci sia dietro in questa vicenda non si capisce, non è servito a nulla il flash mob fatto dai giovani durante il Marmeeting la gara di tutti internazionale.
Come tutta risposta alle richieste dei giovani e di tutta la Costiera e Campania sono spuntati due muri.
Ieri mattina, le stradine che conducono alla caratteristica insenatura tra le più belle al mondo sono state sbarrata da due muretti in calcestruzzo per evitare che si raggiunga la spiaggia ancora interdetta per metà dallo scorso anno. E cioè quella che si trova a ridosso del costone devastato dall’incendio spaventoso del 16 luglio del 2017.
Speriamo che succeda qualcosa e ci si raccapezzi su questa vicenda per la quale c’è troppa indifferenza da parte di tutti.