Fondazione Ravello, Maffettone risponde a De Masi e Brunetta. Ma è vicino alle dimissioni
Ravello, Costiera Sebastiano Maffettone, attuale presidente della Fondazione Ravello, per volontà di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, di cui a Napoli è consulente culturale, risponde a De Masi e Brunetta. Una risposta d’ufficio, per quanto dura sia, che non toglie e non mette nulla alle problematiche sollevate. Come andrà a finire? I problemi ci sono, la centralità del Comune, l’uso dei fondi, in particolare quelli di Villa Rufolo, e altro ancora. Intanto quasi certamente Maffettone lascerà l’incarico, vedremo il successore che combina…
Agli ex-Presidenti della Fondazione Ravello Brunetta e De Masi,
In risposta alla vostra pervenuta in Fondazione Ravello il giorno 13 settembre.
E’ bello che gli ex-Presidenti si preoccupino del destino della Fondazione Ravello. Forse si potrà nel futuro fondare un club di ex-Presidenti, tutti giustamente orgogliosi di esserlo, tutti prodighi di raccomandazioni e se occorre doléances. Speriamo però che -diversamente da quanto si evince dalla vostra lettera- questo club sia basato sulla stima reciproca, sul rispetto per il lavoro degli altri e soprattutto sulla conoscenza dei fatti. Che è quella che difetta del tutto nella vostra lettera basata su di una mancanza assoluta di corrispondenza con la realtà. In tempi di fake-news non è forse una cosa sorprendente, ciononostante spiace riscontrarla nella prosa di due ex professori universitari. Noi però siamo da questo punto di vista conservatori e nostalgicamente attaccati ai fatti. Che nelle loro linee generali sono i seguenti:
In tre anni Ravello Festival ha collezionato circa 100 eventi, puntando più sulla loro qualità che sul numero. Questi eventi hanno spaziato dalla musica sinfonica alla danza e al jazz. I direttori artistici Alessio Vlad, Laura Valente e Maria Pia de Vito hanno avuto il merito di invitare sul palcoscenico del Festival tra i più grandi artisti contemporanei in questi settori. Cosa che è stata ampiamente riconosciuta dal pubblico (quasi tutti gli spettacoli hanno registrato sold out), dalla critica (illustri critici lo hanno certificato e centinaia di giornalisti sono stati accreditati), e da riconoscimenti nazionali e internazionali. Il Festival è stato inoltre arricchito dalla presenza di grandi artisti visuali contemporanei quali (tra gli altri) Pistoletto, Clemente, Paolini, Chia, Mulas. Non sono mancate poi illustri presenze culturali e istituzionali quali tra gli altri i professori de Vincenti (da Ministro del Mezzogiorno), Pajno (da Presidente Consiglio di Stato), Fitoussi, Cassese e Violante. Tutti costoro -artisti e intellettuali- hanno trovato eccellente il lavoro e la progettualità della Fondazione Ravello diversamente da voi. Questo per parlare solo degli eventi principali.
Siamo certi infine che la vostra acutezza naturale e la vostra competenza di ex Presidenti vi avrebbero fatto notare tutto quanto appena sostenuto se foste stati presenti agli eventi in questione invece di basare i vostri sommari giudizi su informazioni di terza mano. Ma la cosa che più spiace è un’altra. Se foste stati davvero interessati ai destini della Fondazione Ravello ci avreste contattati per parlarne, e magari per offrire in questi anni il contributo della vostra saggezza e qualche utile suggerimento. Il tutto invece di limitarvi a polemizzare sui giornali e per di più farlo in maniera chiaramente disinformata e pretestuosa.