Positano vince la Danza sulla pioggia. I ballerini si sono esibiti con l’animo e lo spirito di Nureyev
Daniele, nonostante la sua giovane età, non si è scomposto mai per un attimo, non ha fermato ne rallentato la sua esibizione , ha vinto la paura, ha vinto la pioggia, ha vinto anche l’emozione di esibirsi davanti al suo paese proprio in quelle condizioni. Non era lui a ballare , era Nureyev, che sorrideva,
Positano vince la Danza sulla pioggia. I ballerini si sono esibiti con l’animo e lo spirito di Nureyev . Aleggiava lo spirito del Grande Rudolf Nureyev sul palco, lui che si è esibito in tutte le condizioni più impossibili, che ha ballato per la libertà e lo spazio del proprio Essere, che ha trovato sull’isola de I Galli a Positano, sembrava sorridere e sfidare i ballerini, ma alla fine era anche lui li ritto al nostro fianco mentre riprendevamo un ballo epico senza precedenti.
Fino all’ultimo nella perla della Costiera amalfitana, come ad Amalfi ed altri luoghi in Campania dove c’erano eventi all’aperto, si attendeva la fine della pioggia. Il Premio Danza Massine è stato quasi sempre minacciato dalle piogge settembrine, ma come per magia queste piogge sono finite. Questa volta solo all’ultimo momento per poi riprendere per l’esibizione più attesa dal pubblico locale, quella di Daniele Di Donato.
Un brivido ha scosso la folla accorsa sulla Spiaggia Grande quando, già dopo aver iniziato a ballare, è caduta la pioggia sul palco e sul ballerino. Daniele, nonostante la sua giovane età, non si è scomposto mai per un attimo, non ha fermato ne rallentato la sua esibizione , ha vinto la paura, ha vinto la pioggia, ha vinto anche l’emozione di esibirsi davanti al suo paese proprio in quelle condizioni. Non era lui a ballare , era Nureyev, che sorrideva, Daniele ballava oltre la paura, daniele non ballava, volava leggiadro in condizioni incredibili.
E così tutti i ballerini, nessuno si è sottratto a rischi di scivolamenti o disagi dovuti alla pioggia, su un palco bagnato. Tutti ballavano con l’anima, con grande generosità. E gli applausi del pubblico sono stati generosi enormemente, l’emozione era tangibile, sembrava che tutto il pubblico ballava con loro.. Non ballavano da soli, eravamo tutti insieme, una sinergia, un’unica grande anima. L’anima della Danza, della Musa Tersicore che è tornata, protettrice ed ispiratrice della Danza, come ogni inizio di settembre, a dispetto di tutto e di tutti, dei mancati finanziamenti, di un palco all’aperto, dei mille problemi logistici ed organizzativi, che si dissolvevano come magia..
E abbiamo capito una cosa, un grande ballerino non si riconosce dal fisico o dalla tecnica, ma dall’anima, dal coraggio, dalla capacità di vincere ogni paura e di volare oltre come hanno fatto tutti i nostri grandissimi ballerini questa sera, e non possiamo che dirgli grazie di cuore..
Questo , che è il Premio più Antico ed importante del Mondo, quest’anno è stato anche il più bello ed emozionante, lo ricorderemo a lungo e , finchè saremo vivi, combatteremo per esso, per la sua continuità nella nostra cara e amata Positano, Città Romantica, Città della Danza e ora anche Città dell’Anima..
Michele Cinque direttore@positanonews.it
Il legame profondo, intenso, quasi viscerale che lega Positano alla danza parte da lontano, dal breve soggiorno, nel 1917, del coreografo e danzatore russo Léonide Massine nella residenza dei Semenoff. Fu in quella occasione che l’artista scoprì l’arcipelago de Li Galli, luogo mitologico, amato follemente fino alla morte. E successivamente acquistato, nel 1989, da un altro celeberrimo ballerino russo, Rudolf Nureyev, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Tanto è sinuosa, elegante, attraente Positano, tanto è aspra, inaccessibile, selvaggia Li Galli eppure il legame tra le due è viscerale. Nel breve tratto di mare che le separa si consuma la storia della danza del Novecento. Una storia d’amore che si rinnova da quasi cinquant’anni grazie al “Positano Premia la Danza – Lèonide Massine”, il più antico premio al mondo dedicato all’arte coreutica. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 1 settembre 2018 alle ore 21, alla Spiaggia Grande di Positano ed avrà il suo momento clou nel conferimento del Premio alla Carriera a Brigitte Lefèvre, per vent’anni direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi.
IL PREMIO
“Positano Premia la Danza – Lèonide Massine è il più antico premio al mondo dedicato alla danza”, racconta ad Artribune il direttore Laura Valente, presidente anche della Fondazione Donnaregina di Napoli“ ed io sono orgogliosa di dirigerlo da più anni. Il premio è un’eccellenza italiana che ci ricorda quanto il nostro paese sia stato all’avanguardia nel campo delle arti. Positano ha rappresentato, già dagli anni cinquanta del Novecento, una sorta di factory ante – litteram capace di richiamare i più importanti artisti internazionali, come Diaghilev, Massine e Nureyev, ma anche tanti altri”. Un premio prestigiosissimo capofila dei maggiori riconoscimenti internazionali dedicati al balletto come il Prix Benois di Mosca gemellato con il Premio Massine, e il Prix BALLET2000 del Palais des Festivals di Cannes. Dal gemellaggio tra Italia e Russia è nato il Premio Benois/Massine che quest’anno è stato assegnato a Vladislav Lantratov del Balletto del Bolshoi di Mosca, protagonista in patria di una controversa interpretazione di Nureyev. “Sono particolarmente contenta di questo riconoscimento”, sottolinea il direttore, “che premia la danza russa che non vuole vivere solo degli stereotipi del passato, ma è proiettata verso il futuro”.
L’EDIZIONE 2018 E IL LEGAME CON L’ARCHEOLOGIA
Un’edizione speciale, quella 2018, con la prima apertura notturna, tra il 1 e il 2 settembre, dello splendido sito della Villa Romana. Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. “Sono molto soddisfatta di questo legame instaurato tra la danza e l’archeologia”, continua Valente, “che abbiamo voluto ribattezzare Positano Danzarcheologia.Un’iniziativa destinata a continuare nel tempo, anche dopo il Premio, grazie al programma di visite serali nei siti culturali, intitolati Campania by night”.
I PREMIATI
Oltre al Premio alla Carriera a Brigitte Lefèvree al Premio Benois/Massine a Vladislav Lantratov, sono stati premiati durante la serata Azari Plisetsky (Premio per l’Insegnamento della danza); Maria Alexandrova, Federico Bonelli, Herman Cornejo(Premio Positano ai danzatori dell’anno sulla scena internazionale); Anne Laudere ed Edvin Revazov, Yanier Gómez, Jia Yong Sun, Petra Conti e Eris Nezha, Alessandro Staiano (Premio Positano ai Danzatori 2018) ed infine le giovani promesse Letizia Masini e Daniele di Donato. Un premio, dunque, attento anche alle nuove leve che guarda con fiducia al futuro. “Positano Premia la Danza non vuole essere racchiuso in un premio di genere”, conclude Laura Valente, “ma intende raccontare il tempo che si trova a vivere. La danza, esattamente come l’arte contemporanea è proiettata verso il futuro senza bisogno di mediazioni”.