Praiano : Quando l’Amministrazione non è dalla parte dei Cittadini

27 settembre 2018 | 12:06
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Praiano : Quando l’Amministrazione non è dalla parte dei Cittadini

Riceviamo e pubblichiamo

Nell’ambito dei costi relativi alle pratiche edilizie, nel Comune di Praiano il certificato di destinazione urbanistica ha un costo spropositato.

Siamo partiti dal presupposto che ci fosse stato un errore e dopo aver confrontato la tariffa di Praiano con quella di altri comuni, abbiamo inviato una pec con alcune osservazioni e una proposta per una possibile modifica.

Esiste una difformità nell’applicazione di questo diritto che comporta un importante danno economico al cittadino che si trova a fare quella pratica.
Il costo del certificato per una sola particella è in media 50 Euro (limite dato anche dalla legge). A Praiano, per lo stesso certificato si pagano 100 Euro.
Il Sindaco ci ha fatto sapere che, “in teoria, sarebbe possibile richiedere il corrispettivo di € 100,00 per una singola particella”, confermando che tale certificato debba costare (in pratica) il 100% in più rispetto ad un altro comune.
Ci saremmo aspettati che, oltre a riconoscere ciò che è evidente, ci fosse quella immediatezza necessaria per porre riparo ad un onere eccessivo a danno dei cittadini, quindi ingiusto.

La reazione che aspettavamo non era una promessa di azione a distanza, ma la rettifica immediata della delibera e anche una ricerca dei cittadini che finora hanno pagato più del dovuto. I cittadini danneggiati insomma, che però non sembrano rientrare nella visione di questa amministrazione.

Purtroppo a Praiano ci sono tante piccole “anomalie” che incidono nelle attività quotidiane dei cittadini e non sembrano essere rilevate dalla giunta, o forse passano in secondo piano.
Ciò denota una mancanza di sensibilità della giunta rispetto alle necessità della cittadinanza e del territorio.
Qual è la centralità dell’azione della giunta? Dove si concentra?

Non sappiamo se le cose siano collegate, ma si è visto che uno dei motivi per cui si è aumentata l’imposta di soggiorno è stato il dover compensare un mancato o minor introito proveniente da altre voci di bilancio. Quindi questa è una società che deve incassare indipendentemente dai servizi offerti? Qual è il rapporto tra costi e servizi? Questa situazione, che forse non è nuova, suscita un dubbio. Visto che i dirigenti e i dipendenti comunali ricevono una percentuale degli introiti sotto forma di incentivi su alcune pratiche. Sicuramente c’è un rischio, che si possa arrivare ad una necessità condivisa per l’aumento del costo dei servizi.

Tra le varie necessità, non vorremmo pensare che l’unico tartassato sia proprio l’utente, dimenticando la natura stessa del concetto di comune.

Facciamo a questo punto una privatizzazione della parte economica e di servizi e lasciamo al Comune solo l’indirizzo politico. Se la politica si mescola con l’economia, allora perde la sua natura.

Chi ci amministra deve avere il coraggio, se rappresenta l’interesse delle persone, di dire a tutti i livelli istituzionali, che mancano i soldi per pagare i servizi e che è costretto a spremere i cittadini.

Noi consiglieri comunali del M5S non costituiamo alcun costo per la comunità, anzi, ci rimettiamo di tasca nostra per poter svolgere la nostra attività con molto orgoglio e onore.

Sembra che per il nostro Sindaco, e la giunta che rappresenta, la regola sia invece “u cappiello è stuort, accussì adda i’”.

Esempio pratico
certificato di destinazione urbanistica per 10 particelle

nel Comune di Praiano:
modulo 1
prime 3 particelle x 100 Euro
altre 6 particelle x 10 Euro l’una

modulo 2
1 particella x 100 Euro

totale: 260 Euro

nel Comune di Positano
modulo 1
prime 4 particelle x 51 Euro
altre 6 particelle x 5 Euro l’una

totale: 81 Euro

con la nostra proposta

modulo 1

prime 5 particelle x 50 Euro
altre 5 particelle x 10 Euro l’una

totale: Euro 100