Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, intervista al direttore artistico Mario Esposito

24 settembre 2018 | 09:39
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Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, intervista al direttore artistico Mario Esposito

Ci aspetta il 27 ottobre a Piano di Sorrento la serata dedicata al Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito.  Fondato come concorso poetico nel 1996 dal poeta il cui nome é stato dato successivamente al premio, conta ad oggi 22 edizioni già svolte. In seguito alla morte del fondatore,  il figlio Mario, uomo di cultura come il padre, ne ha preso le redini diventando direttore artistico. Adesso il premio ha preso un respiro più largo, interessandosi alla cultura a 360 gradi ed un carattere itinerante che porta il premio in tutta Italia. In particolare, Mario Esposito ci parla di una sinergia legata con Matera 2019, capitale europea della cultura.  Anche l’UNESCO ha riconosciuto l’evento come patrimonio culturale.
In primis il comune di Piano di Sorrento appoggia la realizzazione del progetto, ma anche altri enti ne appoggiano le iniziative.
Negli anni passati si accedeva al concorso attraverso un bando, ora invece durante il corso dell’anno una giuria di esperti visiona le varie produzioni artistiche. “I nostri vincitori sono outsiders, personaggi che in alcuni casi già godono di fama ma propongono un’opera diversa, inaspettata. Non cerchiamo la moda del momento, anzi andiamo controcorrente, perché spesso anche la polemica é interessante. Questa é la democrazia.” afferma il direttore artistico.
Una novità portata avanti dal premio Il Premio consiste in due borse di studio per ricordare Aldo Moro. Il concorso é riservato ai giovani della Penisola Sorrentina ed ha come scopo sviluppare lo spirito critico dei giovani e il poter investire sul loro futuro in maniera concreta.
Parlando di come vede la cultura in penisola, afferma che dal suo punto di vista siamo a buon punto ma si potrebbe fare di più. “Siamo la terra che ha ispirato artisti di ogni genere per secoli, le nostre bellezze sono uniche, ma potremmo sfruttarle molto di più. La chiave starebbe nella collaborazione tra tutte le isole culturali che potrebbero diventare un grande arcipelago.” Si conclude così l’intervista, con i ringraziamenti da parte di Mario Esposito verso l’amministrazione comunale e gli enti che supportano il progetto e con i nostri migliori auguri per un futuro ricco di cultura per la nostra Penisola.