Vico Equense. Stamane è scattata l’operazione di accalappiamento di maremmani e cani randagi sul Faito NOTA
Vico Equense. Cani randagi e maremmani sul Faito, stamane è scattata l’operazione di recupero e cure sanitarie. Il Comune di Vico Equense ha ricevuto la comunicazione di intervento da parte dell’Asl Na3 Sud per dare il via al recupero dei randagi sul Faito. L’intervento è stato predisposto mettendo al corrente l’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari, per assistere allo svolgimento delle operazioni, effettuate nella giornata di venerdì 7 settembre. Il sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore si è prodigato subito per la causa.
L’attività avviata oggi, sul versante di Vico Equense, ha consentito il recupero e il trasferimento di alcuni randagi nei canili, al fine di consentire loro cure e un tenore di vita consono e adeguato. «Intendiamo tutelare in ogni modo le condizioni di vita dei randagi – spiega Tristano Dello Joio, presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari – per salvarli dallo stato di malessere in cui versano. Ringrazio l’Asl, il Comune e la polizia municipale di Vico, che hanno avviato in tempi rapidi le procedure, e il Comune di Castellammare di Stabia, che si è mostrato sensibile alla causa per le prossime attività che faremo sul territorio stabiese del monte Faito.Una menzione speciale va a tutti quelli che hanno contribuito fattivamente alla causa, effettuando un intervento mirato alla salvaguardia dei randagi del Faito».
Però la Volontaria Enpa della Delegazione della Penisola Sorrentina, Angela Esposito, era all’oscuro di tutto, nonostante avesse protocollato al comune di Vico Equense un progetto per un Oasi sicura e protetta per i maremmani sul Monte Faito.
L’intervento di recupero dei randagi, tuttavia, è avvenuto soltanto in maniera parziale a causa dell’opposizione immotivata di Tiziana Adolescente e Rosaria Boccacini e altri delegati di terze associazioni le cui proteste hanno ostacolato le operazioni.
«Una protesta immotivata che va a danneggiare un’operazione mirata a tutelare i randagi, tanto più se si considera che la competenza territoriale in quei luoghi spetta ad Angela Esposito, da loro estromessa per evidenti manie di protagonismo. Ma non ci fermeremo qui – prosegue Dello Joio– Il progetto di tutela e salvaguardia dei randagi andrà avanti a dispetto di chi prova a complicare le cose perché Faito deve essere una posto con senso e rispetto civico per animali e persone. Qui Monte Faito non è luogo per protagonismo, la pacchia è finita!!!”.
NOTA: Questo articolo è frutto delle comunicazioni ufficiali. PER NESSUN MOTIVO POSITANONEWS è a favore di qualsiasi tipo di maltrattamento agli animali. Abbiamo riportato un episodio di “accerchiamento” di una famiglia, che è disponibile a testimoniare la loro esperienza con dei bambini evidenziandocene il pericolo potenziale, E ABBIAMO IL DOVERE DI RIPORTARE QUANTO CI E’ STATO RIFERITO DA PERSONA AUTOREVOLE E AFFIDABILE . Le istituzioni DOVEVANO intervenire, non sappiamo come lo abbiano fatto, ma speriamo riespettosamente per gli animali che speriamo vengano accuditi . Il Comune ha l’obbligo di accudirli e controllare . Ripetiamo e ribadiamo il concetto che crediamo serva un rifugio per i cani civile e rispettoso degli stessi