Allerta meteo preoccupazione per le briglie ad Atrani e a Positano per i massi a rischio sul costone dopo l’incendio
Allerta meteo preoccupazione per le briglie ad Atrani e a Positano per i massi a rischio sul costone dopo l’incendio. C’è preoccupazione per l’allerta meteo di questa sera, sopratutto dopo gli ultimi episodi, in Costiera amalfitana. Dopo tre settimane di prolungamento della stagione balneare in Costa d’ Amalfi, con le spiagge ancora affollate fino a ieri, le condizioni meteo cominciano a cambiare e così anche i rischi dovuti alle precipitazioni.
Ad Atrani dopo le tragedie provocate dal torrente Dragone l’amministrazione del sindaco Luciano De Rosa si è già allertata “La popolazione è stata avvisata e le procedure tutte attivate – dice il delegato al ramo Siravo -, il problema vero sono sembre le briglie, se non c’è manutenzione queste si riempiono e non fermano i dilavamenti a valle di materiale ”
Il problema sussiste sopratutto alle spalle di Atrani, nel vallone che separa Scala da Ravello, esattamente nel territorio della Città del Castagno, si ripresenta periodicamente il problema. A dire la verità il problema riguarda tutti gli interventi con sistemi a briglie, come Positanonews documentò con un’inchiesta fatta aall’epoca con E’ Costiera ed il WWF, le briglie, se non manutenute, rappresentano addirittura un pericolo. E, per la maggior parte, in tutta la Divina è difficile trovare tale manutenzione.
Chi deve intervenire, fra Regione Campania, Genio Civile, Comunità Montana, Parco dei Monti Lattari, fra chi deve dare le risorse, chi le direttive, chi sensibilizzare, sono tutti responsabili.
Mentre ad Atrani, per le tragedie ricevute, sembra che l’amministrazione stia facendo un buon lavoro e la popolazione è consapevole del rischio, non si può dire altrettanto a Positano.
Nonostante l’amministrazione De Lucia, con l’assessore Raffaele Guarracino, si sia prodigata in tal senso, i cittadini non sono tanto consapevoli e allertati . Ma il piano c’è ed è stato redatto da Celentano uno dei maggiori esperti, che ha lavorato anche con la protezione civile a Sorrento e Massa Lubrense.
Purtroppo i rischi si moltiplicano e sono sottovalutati da noi stessi. Parlo per me anche e sopratutto, quando mi recai a Praiano con le piogge battenti e mi ritrovai un fiume d’acqua che scendeva giù dalla “Cascata” in località Canneto. Altro punto a rischio è alla Fontana Vecchia di Montepertuso , sempre a causa dell’incendio, l’acqua e il materiale dilavano a valle rendendo rischiosa la circolazione per la provinciale.
In questo tratto si dovrebbero fare interventi importanti, ma non troppo onerosi. Liberare l’area della Fontana Vecchia, ripristinandola come era negli anni Sessanta, per far defluire le acque senza che arrivino in strada e poi sempre queste briglie oramai completamente sepolte di materiale.
Oltre a questi due fronti si presenta pericolosamente il terzo fronte, quello dove ci sono stati gli incendi di inizio ottobre. Sulla S.S. 163 verso la Penisola Sorrentina, per intenderci subito dopo sostano gli NCC verso Piano di Sorrento e Tordigliano di Vico Equense, insomma quasi in corrispondenza con Fiossa, da lassù ci sono diversi massi che potrebbero rotolare giù per i quali bisogna intervenire al più presto.
Intanto noi avvisiamo la popolazione e la invitiamo, in caso di piogge troppo insistenti, a cercare di non uscire di casa se non proprio necessario. Il nostro è un territorio bello quanto fragile , ma spesso non ne siamo consapevoli.
A questo punto invitiamo in quel di Scala a fare in questi giorni ulteriori interventi per le briglie e in quel di Positano a far bonificare l’area più a rischio, prevenire è meglio che curare