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Come arricchire la tavola in autunno – Il castagnaccio. La ricetta di Gennaro Cuccaro di Positano

28 ottobre 2018 | 15:05
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Come arricchire la tavola in autunno – Il castagnaccio. La ricetta di Gennaro Cuccaro di Positano

Positano, Costiera amalfitana. Per l’ Enogastronautanews di Positanonews, lo spazio del gusto più letto della costa d’ Amalfi e Sorrento,  l’angolo con lo scrittore e storico Gennaro Cuccaro che ringraziamo.

Nato come dolce povero toscano, precisamente di origine senese (XVI secolo), il castagnaccio si è diffuso verso il XIX secolo, in tutt’Italia grazie alla semplicità della sua ricetta. Non servono, infatti, le uova e non serve il burro. L’ingrediente principale, come il nome stesso dice sono le castagne, o meglio la farina di castagne, scoperta tutta medievale ed opera certosina dei monaci benedettini. Da qui nasce anche la cosiddetta Civiltà del castagno, visto che le castagne erano in passato un’importante fonte di sostentamento.
Per preparare il castagnaccio dovete setacciare 300 gr di farina di castagne e mescolarla con 4 cucchiai di zucchero, 1 bicchiere di acqua e 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Aggiungete poi a questo composto una manciata di uvetta ammorbidita in acqua, dei pinoli e delle noci e qualche aghetto di rosmarino. Versate tutto all’interno di una teglia unta e decorate la superficie con altri pinoli, noci e uvetta e rosmarino. Infornate a 180° per circa 30 minuti. Il castagnaccio va servito tiepido e tagliato a rombi. Sta molto bene anche in abbinamento con affettati e formaggi. Provatelo con la ricotta fresca.
Una curiosità: si narra che questo dolce sia magico, perchè le foglioline di rosmarino hanno il potere di fare innamorare come una vera e propria pozione!

Gennaro Cuccaro