Champions: PSG -NAPOLI -Ancelotti: Faremo i conti al ritorno
Ma poi, cos’altro dovrebbe passarti per la testa, mentre intorno a te c’è il ronzio delle telecamere, cronisti che si accalcano, teorie che si confondono e bicchieri che sembrano restare mezzo pieni o mezzo vuoti? «Era fatta!». Psg 2, Napoli 2: ma quando il cronometro stava per consumarsi tutto, cinque minuti di recupero compreso, e quando la memoria contava le occasioni, il palo, la bellezza espressiva di una squadra ch’era quella che voleva Ancelotti: «Bravi, bravi, bravi». Ma il sopracciglio vaga, perché certe notti…
Come se la passa, Ancelotti?
«Con uno stato d’animo che mi inquieta: un po’ sono contento per essere uscito imbattuto dal Parco dei Principi e un po’ sono amareggiato per aver lasciato due punti importantissimi. Ma sto da troppi anni nel calcio e so che può andare così, che soltanto quando veramente si è sentito il triplice fischio finale si può esultare. Dinanzi a certe prodezze, e quella di Di Maria lo è stata, non hai altro da fare che prendere atto».
Quasi vinta, si può dire?
«Penso proprio di sì, mancavano un paio di minuti, eravamo riusciti anche a ripartire un paio di volte, avevamo avuto qualche palla per tentare di fargli male. Ma le partite hanno storie che non si possono prevedere e anche questa, nel finale, non ha deluso. O forse sì: ha lasciato in noi il rammarico, perché adesso la classifica sarebbe stata veramente un’altra. Ma noi ci siamo e la gente se ne è accorta».
Poi c’è la qualità: la vostra ma anche quella del Psg.
«Ne hanno, eccome, al Psg: e si è consapevoli che sul finire Di Maria possa inventarsi un gol all’incrocio dei pali. Altrimenti non sarebbe il giocatore che è. Ne prendiamo atto ma senza che questo cambi di una virgola la nostra prestazione».
Un Napoli autorevole, una squadra senza paura: voleva il coraggio e ci hanno messo altro.
«Siamo stati bravissimi e il pareggio non ridimensiona quello che siamo stati capaci di creare in casa del Paris Saint Germain. Abbiamo giocato a viso aperto, con una organizzazione che ci ha dato la possibilità di dimostrare quanto siamo bravi».
E ora, presumibilmente, vi giocherete il passaggio al turno successivo al san Paolo: quella può diventare la partita decisiva.
«Penso di sì. E il Napoli di Parigi ha anche preso ulteriore convinzione nei propri mezzi. Una gara del genere ti dà autostima e ti mette in condizione di affrontarli con una bella carica».
Troppo presto per pensare al modo in cui li sfiderete.
«Vedremo, studieremo anche loro. Dipenderà dal loro sistema».
Avete strozzato le stelle del Psg.
«Nel primo tempo, Mario Rui aveva campo, anche perché Mbappé non rientrava. E in generale siamo stati bravi nell’interpretare la partita nella maniera giusta. È cambiato qualcosa nella ripresa, anche perché si sono modificati loro nell’atteggiamento. Ma io sono contento di questa serata, anche del risultato. Però ci avevamo fatto il sapore».
E avete avuto una serie di ripartenze e le avete sprecate.
«Nell’ultimo passaggio e per la leziosità della giocata. Potevamo sicuramente finalizzarle meglio. Ma non sempre ti riesce quello che hai in testa e, in assoluto, direi che siamo stati veramente degni di una partita così importante».
Rivedrà Di Maria, uno dei suoi pupilli.
«Ma non poteva tirarla fuori quella palla….!?».
Fonte:corrieredellosport