Comune di Sanza: ieri sera onorato libro “Teste Mozze” dello scrittore Franco Maldonato – Nob. Cav. Attilio De Lisa
“Teste mozze”, romanzo storico dello scrittore Franco Maldonato
Infatti ieri sera 30 settembre 2018 (giorno di San Michele Arcangelo Santo Patrono di Sala Consilina) alle ore 21.00 si è svolto questo evento in piazzetta Santa Sofia nei pressi dove abita il Nob. Cav. Attilio De Lisa (dirigente di ruolo dell’ASL Salerno P.O. di Sapri attuale Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo della Diocesi di Teggiano-Policastro designato nel Libro d’Oro delle famiglie Nobili e Notabili Italiane + Referente Provinciale-Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci oltre cattolico cristiano praticante di riferimento a Mons. Antonio De Luca e Referente del Parroco don Giuseppe Spinelli presso gli uffici diocesani) di cui ha onorato con la sua presenza anche al rispetto sia dell’amico autore scrittore Avv. Franco Maldonato (di cui hanno avuto l’onore entrambi di incontrarsi in molti convegni sia a livello di ASL Salerno P.O.-Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri con la presenza di Ernesto Maria Pisacane pronipote di Carlo Pisacane Patriota che all’IIS Carlo Pisacane di Sapri insieme al Dirigente Scolastico Prof.ssa Franca Principe e all’AUDITORIUM anche con quella del Dirigente Scolastico “Da Vinci” Prof. Corrado Limongi) che di Antonio Fierro da San Giovanni a Piro presente insieme alla consorte (ex Direttore Ufficio Poste di Torre Orsaia) comprando come prima persona presente il libro dello stesso scrittore proprio per la stima di vecchia data con entrambi.
Ai saluti iniziali del sindaco Vittorio Esposito, è seguito l’intervento introduttivo dell’assessore alle politiche sociali del Comune, Marianna Citera; quindi la lettura di passi del libro “Teste Mozze” selezionati da Annamaria Gallo. Un ‘interessante intervento poi del prof. e storico Felice Fusco ha arricchito lo scenario storico del racconto che ha coinvolto il pubblico presente. Infine l’intervento dell’autore, Franco Maldonato, intervistato dal giornalista, direttore di quasimezzogiorno.it, Lorenzo Peluso.
Sanza (SA) – La formula della lettura collettiva conquista anche l’avvocato e scrittore Franco Maldonato. Una serata intensa di emozioni proposta dalla brillante iniziativa culturale Librando, progetto sociale di lettura “collettiva” promosso dall’amministrazione comunale di Sanza. Leggere e dialogare con l’autore, confrontarsi e dare vita ad angoli sconosciuti del borgo. Questo il senso delle domeniche di Librando, inserite nel progetto Meeting del Cervati 2018. Giovani e adulti in un’esperienza di lettura collettiva per fare cultura e riportare al centro dell’attenzione le aree marginali del tessuto urbano, dove non vengono realizzate quasi mai iniziative.
Ragazzi si sono alternati nella lettura dei passi del libro Teste Mozze, dell’autore Franco Maldonato. Quindi a fare da cornice il calore e la bellezza di piazzetta Santa Sofia. Una serata di grande spessore, un viaggio coinvolgente nella storia e nei luoghi che si materializza nel luglio del 1851 quando un uomo politico inglese decide di interrogare il Ministro degli esteri della Regina Vittoria sulla scomparsa di un deputato del Regno delle Due Sicilie. I sospetti si concentrano su un prete di Sapri che aveva già servito gli interessi di casa Borbone. Insomma una sorta di “giallo storico” che man mano, nelle pagine di teste Mozze, si dipana in una sequenza di fatti ed antefatti. Un interessante lavoro quello di Franco Maldonato, noto avvocato penalista, editorialista de Il Quotidiano della Basilicata e già autore della Rivolta di Sapri; Mezzogiorno nuovo e antico; La staffetta; Gioacchino Murat, Re di Napoli. Ai saluti iniziali del sindaco Vittorio Esposito, è seguito l’intervento introduttivo dell’assessore alle politiche sociali del Comune, Marianna Citera; quindi la lettura di passi del libro “Teste Mozze” selezionati da Annamaria Gallo. Un ‘interessante intervento poi del prof. e storico Felice Fusco ha arricchito lo scenario storico del racconto che ha coinvolto il pubblico presente. Infine l’intervento dell’autore, Franco Maldonato, intervistato dal giornalista, direttore di quasimezzogiorno.it, Lorenzo Peluso.
In libreria, “Teste mozze”, romanzo storico dello scrittore Franco Maldonato
“Principe del Foro”, editorialista ed anche scrittore! Vanno ricordati altri suoi libri, come “La rivolta di Sapri-Cronaca di una sollevazione popolare nel Mezzogiorno degli anni Settanta”,” Mezzogiorno nuovo e antico”, “La staffetta-Classi dirigenti e nuove autocrazie nell’ultimo Sud” e “Gioacchino Murat, Re di Napoli”. Parlo dell’ avvocato saprese Franco Maldonato, Presidente dell’ Associazione culturale “Oltre Pisacane”, che ha presentato il suo ultimo volume “Teste mozze”, edito da Iride del prestigioso Gruppo Rubbettino. E’ un romanzo storico, ambientato proprio nel paesino lucano Maratea, dove, nel 1948, fu barbaramente trucidato, con un colpo di pistola che gli fracassò il cervello,dopo essere stato insultato e picchiato, il patriota Costabile Carducci.
Il mandante fu il prete sanfedista di Sapri don Vincenzo Peluso, che l’insegnante di Acquafredda Francesco Raeli, sostenitore dell’eroicità del Carducci, definì, in un discorso da lui pronunciato nel 1920 “…nefando e triste amico e protetto di Re Ferdinando e della Corte!”. Va aggiunto, che il prete Peluso, colpito da idropisia, morì quattro anni dopo il martirio di Carducci, tra atroci sofferenze che lo resero inabile a muoversi. Dopo questa necessaria digressione, alcune riflessioni sul libro, avvincente dalla prima fino all’ultima pagina, perchè scritto con doti di buon narratore e storico rigoroso, che Franco Maldonato ha dedicato al suo amato padre Pino, scomparso, al quale scrive l’ Autore di “Teste mozze” debbo non solo la mia formazione morale ma anche la mia educazione intellettuale. In una parola: tutto!”.
“Questa è una storia- ha osservato, tra l’altro, Franco Maldonato- che ci riguarda da vicino, che ci interpella come cittadini del Golfo di Policastro e del Cilento, perchè in quella storia affondano le ragioni della nostra incipiente costituzione, come comunità politica che aspirava alla libertà!”.
Dunque, un romanzo storico che rivisita la vicenda umana e politica di Costabile Carducci, una delle più belle figure dei moti del 1848. I fatti raccontati sono reali: romanzati sono solo i dialoghi relativi alla storia tra Costabile e sua moglie Vittoria Del Re.
Sapri, al ‘Da Vinci’ «Teste Mozze» di Franco Maldonato diventa libro di testo
A Sapri ‘Teste mozze’ diventa libro di testo. Lo aveva già immaginato nel 2015 Gabriel Saad, docente all’università Sorbonne, quando il libro dell’avvocato e scrittore Franco Maldonato era stato da poco stampato. Un lavoro dettagliato e completo che contribuisce a definire l’identità dei luoghi e degli uomini che hanno operato negli anni del Risorgimento, e che secondo Saad, doveva trovare spazio nelle scuole, come manuale fedele, della storia del nostro Paese. Un romanzo tanto significativo e ‘utile’ da spingere Corrado Limongi, dirigente dell’Istituto superiore Leonardo Da Vinci di Sapri a proporne l’adozione quale libro di testo ai ragazzi della quarta classe della sua scuola.
Il libro Nel luglio del 1851, un uomo politico inglese decide di interrogare il Ministro degli Esteri della Regina Vittoria sulla scomparsa di un deputato del Regno delle Due Sicilie. I sospetti si concentrano su un prete di Sapri, che aveva già servito gli interessi di Casa Borbone. L’ambasciatore del governo napoletano a Londra, messo a parte della iniziativa del parlamentare inglese, cerca di bloccare la discussione dell’interpellanza, mettendo in moto la “macchina del fango” e, quando questa si inceppa, eccitando la complicità di autorevolissimi uomini politici, come Disraeli, e di giornalisti già da tempo a libro-paga di Ferdinando II di Borbone. È questo l’avvincente intreccio del romanzo storico di Franco Maldonato, «Teste mozze» edito da Iride, marchio del gruppo Rubbettino. Un romanzo che rimette al centro vicende e personaggi del Risorgimento, da Metternich a Palmerston, Mazzini, Garibaldi e Cavour.
Il dirigente «Un romanzo storico – lo ha definito Limongi – in cui la vicenda di Costabile Carducci, patriota del Risorgimento meridionale e cilentano (l’unico Risorgimento totalmente repubblicano), si inscrive nel panorama nazionale ed europeo dell’Ottocento, attraverso un racconto in cui Maldonato descrive fatti minuziosi dentro scenari universali, non solo storico-politici ma anche morali». «La ritengo una lettura – ha continuato Limongi – che può far nascere nelle nuove generazioni, soprattutto meridionali, la sensibilità verso un passato che non passa, verso il nostro passato di sudditi del Regno borbonico, in un cammino, drammatico e denso di contraddizioni, alla ricerca della propria coscienza di italiani ed europei».
L’autore Certo, resta il dubbio che i ragazzi di oggi che seguono ben altre avventure infarcite di vampiri e licantropi si appassionino a una storia lontana da loro. Non ha però dubbi l’autore, l’avvocato Franco Maldonato, che ha incontrato più volte gli studenti nel corso delle diverse presentazioni: «Questo romanzo parla di loro, dei ragazzi. Quando il protagonista chiede a Totò Gallotti, un ventenne di Sapri che lo supplicava di accoglierlo fra le sue schiere, per quale ragione avesse sposato la causa della rivoluzione, Totò risponde: “Perché ognuno di noi deve vivere non per sé, ma per gli altri. Lo scopo della vita non è quello di essere più o meno felici, ma di rendere sé stessi e gli altri migliori». Anche se racconta fatti del passato, il libro si rivolge ai giovani di oggi, per farli sensibili ad una nuova trascendenza, e in tal modo tentare di superare il ripiegamento egoico che sta uccidendo le nostre società».