L’hanno stuprata e uccisa «per divertimento» e «con crudeltà» dopo averla imbottita di droghe e tranquillanti. Al culmine di un gioco perverso, sadico, letale. Lo sostengono il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Stefano Pizza nel decreto con cui hanno chiesto la convalida del fermo per i tre immigrati accusati della violenza sessuale di gruppo e dell’omicidio di Desirée Mariottini, 16 anni, morta dopo un’agonia durata dodici ore. Intanto le versioni si intrecciano: ieri, una supertestimone di 24 anni è stata nuovamente convocata. Ha raccontato che una delle amiche di Desirée, sentita due giorni fa, avrebbe assistito a tutto senza fare nulla e che un’altra avrebbe barattato il silenzio, almeno in un primo momento, in cambio di qualche dose.