CONTATTI. Dzeko venne chiesto a De Laurentiis da Walter Mazzarri, nei tempi in cui Cavani si avviava a salutare e il Napoli cercava un centravanti che fosse degno dell’eredità. Poi le cose andarono diversamente: De Laurentiis chiamò Benitez che seppe convincere Higuain a lasciare il Real Madrid per la Serie A. Dzeko all’epoca rimase al Manchester City per poi, due stati più tardi, trasferirsi alla Roma.
RAFFICHE. Da allora, il San Paolo si è trovato a rimpiangere la distanza determinata dal destino: nelle ultime due visite, Dzeko ha segnato altrettante doppiette in questo stadio, risultando decisivo per le vittorie della Roma, la prima con Spalletti e la seconda con Di Francesco. La sua ultima sconfitta a Napoli risale ai tempi del City: 1-2 con Roberto Mancini in panchina nel girone di Champions 2011/12, segnarono due reti Cavani e una Balotelli. A nessuna squadra di Serie A Dzeko ha segnato più volte.
SERIE. E se è vero che Dzeko gioca meglio le notturne, come ricordava Di Francesco dopo i due gol segnati al Cska, Ancelotti deve tenere gli occhi aperti: non a caso nelle dichiarazioni dei giorni scorsi ha indicato proprio nel centravanti il giocatore della Roma più temibile.
STILE. Dzeko contro Insigne è anche un duello di filosofie: ci sono 30 centimetri precisi di differenza tra i due attaccanti, che sanno toccare la palla con la stessa eleganza ma usano il fisico in maniera naturalmente diversa. Centravanti ingombrante il primo, agile e tecnico ma anche potente. Trequartista o seconda punta il secondo, eccellente in questo inizio di stagione nell’attaccare gli spazi in profondità a velocità elevatissime. La Roma si augura che vinca il metro e 93 di Dzeko, in una partita che può segnare in maniera indelebile il campionato della squadra e di conseguenza il futuro aziendale: le strategie di Monchi dipendono in buona parte dalla partecipazione alla Champions League.
primati. In questo momento, tra Serie A ed Europa, la media-reti stagionale di Dzeko è inferiore a quella di Insigne. Ma con le 7 reti segnate finora, Dzeko ha scalato posizioni nella classifica di tutti i tempi dei marcatori della Roma: ora è nono a quota 80, a -3 dall’ottava piazza occupata da Marco Delvecchio. Non impiegherà molto tempo a raggiungerlo, considerando che il suo ritmo realizzativo da quando è arrivato in Italia nonostante il primo anno difficile è stato di oltre una rete ogni due partite (80 in 150 presenze).
SERENO. Grazie alla doppietta infrasettimanale, che ha meritato elogi anche dall’Uefa, sembrano lontani i malumori della scorsa settimana, durante il secondo tempo con la Spal, quando Dzeko si arrabbiò platealmente in direzione della panchina. Adesso torna plausibile il rinnovo del contratto, con spalmatura dell’ingaggio, come suggerito da Monchi. Il suo amore per la Roma è a prova di errori. E di nervi.