Felicori lascia la Reggia di Caserta e va sul Podio del Ravello Festival? Ipotesi per il dopo Maffettone anticipata da Positanonews tre mesi fa

31 ottobre 2018 | 13:40
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Felicori lascia la Reggia di Caserta e va sul Podio del Ravello Festival? Ipotesi per il dopo Maffettone anticipata da Positanonews tre mesi fa

FELICORI SUL PODIO DI RAVELLO? Vi ricordate?  Appena finito il Ravello Festival Positanonews lo scrisse. Era l’inizio di Settembre e nessuno ci prese in considerazione , ora che lo stallo è davvero preoccupante, con un silenzio assordante per la principale Fondazione della Costiera amalfitana lo riprendono tutti a cominciare dal Sole 24 Ore

Mauro Felicori lascia la direzione della Reggia di Caserta. In un incontro a Milano, presso la sede storica del Touring club, tempo fa aveva espresso dubbi e rammarico sul suo addio al gioiello borbonico che “rivaleggia” con Versailles. Ma si profila una nuova battaglia per il pugnace manager felsineo. Capigliatura da artista e tempra d’acciaio per Felicori il governatore campano De Luca ha approntato la guida della Fondazione Ravello e nella perla della Costa d’Amalfi qualcuno trema. Tutti ricordano le reiterate polemiche sui conti, sulla gestione e sulla governance della Fondazione che gestisce attività artistiche di profilo mondiale ma dietro il palcoscenico dorato finora i veleni non sono mancati. Tanti i punti importanti: dal rapporto con il territorio a Villa Rufolo, dalle macerie della candidatura a capitale della cultura al rapporto con il mondo accademico e con il sistema turistico. Felicori a Caserta fu attaccato dai sindacati perchè lavorava troppo. A Ravello gli toccherà forse lavorare il doppio di Caserta e temo non avrà vita facile. Tra le gole della Costiera i percorsi sono tortuosi.

Dunque la nostra ipotesi non era tanto campata in aria, ma dalla Costa d’ Amalfi, da Salerno e Napoli, come anche dalla Regione Campania, nessuna conferma, ne smentita.. L’unica certezza è la palude dove si trova la Fondazione

Certo è la speranza che vi sia pace per questo ente e che in qualche modo si cerchi di trovare un equilibrio anche economico, evitando appropriamenti come quello del tesoretto di Villa Rufolo, che era destinato al famoso monumento , e dando il giusto rilievo al Comune di Ravello che da anni non è totalmente padrone in casa sua degli eventi che avvengono sul suo territorio.  Ridare centralità e dignità al Comune di Ravello è fondamentale ed è una battaglia che Salvatore Di Martino sta portando avanti da anni.