Cava de’ Tirreni: Nomina illegittima al Distretto Asl Nocera-Cava de’ Tirreni, scatta la denuncia della Cisl Medici

20 ottobre 2018 | 12:40
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Cava de’ Tirreni: Nomina illegittima al Distretto Asl Nocera-Cava de’ Tirreni, scatta la denuncia della Cisl Medici

Nomina illegittima al Distretto Asl Nocera-Cava de’ Tirreni, scatta la denuncia della Cisl Medici. Il sindacalista Alfonso Citarella: “Proroga dell’incarico non più esistente al dottore Ciro Armenante violando tutte le norme in materia di legge. Danno erariale per l’Azienda sanitaria locale di Salerno”

Nomina illegittima e accesso agli atti negato, il sindacato provinciale della Cisl Medici chiede all’Asl Salerno la revoca in autotutela dell’incarico affidato al dottore Ciro Armenante, nuovo direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa del Serd (Servizi pubblici per le dipendenze) del Distretto Nocera-Cava de’ Tirreni. A denunciare la vicenda è stato Alfonso Citarella, segretario aziendale della Cisl Medici Salerno. “Il tentativo di intralciare una richiesta, corretta e motivata il 13 agosto scorso, negando l’accesso ad atti che dovrebbero, per loro natura giuridica essere pubblici, era e resta, a nostro avviso, inspiegabile ed ingiustificabile. Purtroppo, però, gli atti ricevuti non sono altrettanto corretti da un punto di vista formale e sostanziale”, ha scritto Citarella in una lettera al commissario straordinario dell’Asl provinciale, Mario Iervolino.

“Come purtroppo temevamo nei documenti consegnati non c’è niente che convalidi  il provvedimento del dottore Antonio De Luna a favore dell’incolpevole Ciro Armenante.. Infatti, l’atto aziendale del 2018 ha accorpato le Unità operative delle Dipendenze di Nocera e Cava de’ Tirreni ed il dottore Armenante era il direttore facente funzioni della struttura cavese, soppressa dalla ristrutturazione aziendale”.

Per Citarella, dunque, il dottore De Luna, contravvenendo a tutte le norme esistenti, avrebbe provveduto personalmente a disporre una proroga all’incarico del 2008 non più esistente, sostituendosi al legale rappresentante dell’Asl.

“Il dottore Armenante, nel caso di specie, ha ricevuto, senza partecipare a nessuna selezione, in forma strettamente riservata e privata, perché nessun avviso è stato emanato, il prolungamento di un incarico soppresso ma che per l’occasione è stato convenientemente adeguato alla ristrutturazione aziendale sopravvenuta con il nuovo atto aziendale.  Saremmo interessati, a questo punto, chiedere al dottore De Luna a quale norma si è affidato per il provvedimento in disamina atteso che agli atti vi sono procedure totalmente disattese.  Il dottore De Luna poteva, in qualità di responsabile provvisorio del dipartimento delle dipendenze, proporre la nomina, anche se viziata, del dottore Armenante al direttore generale perché non poteva ignorare che l’affidamento degli incarichi è una funzione propria e non delegabile del legale rappresentante dell’Asl e pertanto, sarebbe auspicabile, bonariamente, che il provvedimento farlocco ed “ad personam”, sia revocato ad horas perché nullo. La nomina è contraria a norme imperative regolatrici della materia specifica, ed illegittima, sia per ragioni di diritto intrinseco che per violazioni di specifiche norme contrattuali, e, quindi, necessita avviare regolari e trasparenti procedure riparatrici  per l’incarico impropriamente assegnato. Inoltre, il provvedimento de quo discrimina e danneggia irreparabilmente altri dirigenti medici, esponendo l’Azienda al pagamento di somme di denaro ai dirigenti danneggiati ricorrenti con eventuale danno erariale”.