Roma-Cska Mosca due accoltellati fuori dallo stadio

24 ottobre 2018 | 07:42
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Roma-Cska Mosca due accoltellati fuori dallo stadio

Come un periodico tributo alla follia, gli scontri temuti fra tifosi nell’imminenza di Roma-Cska Mosca si sono materializzati ieri, peggiorando un bilancio reso plumbeo dal crollo della scala mobile nella metro Repubblica. I disordini sono cominciati circa due ore prima del fischio d’inizio. A Piazza Mancini e nei dintorni dell’Obelisco, gruppi di tifoserie hanno tentato di venire a contatto. L’intervento delle forze di polizia ha riportato la calma, due russi e un tifoso della Roma sono stati condotti in commissariato. Ma era solo un intervallo. Verso le 20.25, mentre si diffondevano le notizie del crollo della scala mobile, sono ripresi i tafferugli, stavolta a Ponte Duca D’Aosta. Un tifoso russo è stato colpito di striscio da arma da taglio in modo molto lieve, tanto da rifiutare le cure in ospedale. Si è fatto medicare sul posto per poi entrare allo stadio, ma durante la gara ha accusato un malore (forse per il sangue perso) ed è stato portato in ospedale. Almeno altri due sono rimasti contusi nelle colluttazioni, le forze dell’ordine sono state costrette a fare uso di idranti per riportare la situazione sotto controllo. Alle 20,50 l’accoltellamento di un altro russo, ferita lieve alla coscia, in largo De Bosis. Che la situazione potesse andare oltre i livelli di guardia lo si sapeva dalla vigilia. Preoccupante l’afflusso di circa 1500 tifosi del Cska, alcuni dei quali ritenuti pericolosi. Già nella serata di lunedì un tifoso russo era stato fermato a Fiumicino e reimbarcato perché colpito da Daspo. La Questura aveva predisposto le di misure orientate a proibire il consumo di alcolici e la vendita da asporto di bevande in bottiglia. I russi erano stati raggruppati dentro Villa Borghese, a Piazzale delle Canestre, non lontano delle fermate della metro di Repubblica, Spagna e Flaminio. Ora si teme che la gara di ritorno, il 7 novembre a Mosca, sia l’occasione per vendette e ritorsioni. Qualche tempo fa, quando la Uefa ha accolto il ricorso della Roma contro il divieto di seguire la squadra in trasferta, in un primo momento applicato per il primo turno di Champions, era stato Baldissoni ad augurarsi un comportamento inappuntabile dei tifosi.

fonte:corrieredellosport