Stupro di Pimonte, il capo branco accusato di estorsione ai danni di una 15enne di Amalfi

10 ottobre 2018 | 10:13
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Stupro di Pimonte, il capo branco accusato di estorsione ai danni di una 15enne di Amalfi

Assurdo , dietro l’estorsione di cui abbiamo scritto ieri c’è un retroscena inquietante. Torna nei guai il capo branco dei baby stupratori di Pimonte. Una vicenda orribile che ha suscitato l’indignazione di tutta la comunità locale e non solo. Soltanto qualche giorno fa aveva superato, secondo il Tribunale dei minori di Napoli, i 19 mesi di prova per quel tremendo reato, ma evidentemente il ragazzo, oggi 18enne, non ha mostrato un pentimento reale durante il processo.

Come racconta Metropolis, i carabinieri della compagnia di Amalfi, agli ordini del capitano Roberto Martina e del maresciallo Antonio Picciariello, hanno concluso un’indagine certosina che gli ha permesso di scoprire altre malefatte di P.S., il quale, coadiuvato da un 17enne originario di Torre del Greco, ha estorto soldi ad una 15enne di Amalfi.

Ben 30 mila euro. Soldi che erano stati dati dalla ragazzina in cambio di protezione nei confronti di alcuni pregiudicati del paese e che provenivano dai risparmi di famiglia. I due sono stati arrestati per estorsione in flagranza di reato.

Un pentimento, quello dinanzi ai giudici del Tribunale dei Minori, che si è rivelato assolutamente falso e che dimostra la spregiudicatezza di un ragazzo il cui comportamento va assolutamente corretto. Ricordiamo che P.S. è stato uno dei protagonisti (alcuni lo definiscono il capo branco) dello stupro avvenuto nell’estate del 2016 ai danni di una 15enne di Pimonte, violentata più volte da 12 coetanei. Violenze che furono persino filmate con cellulari.