Aeroporto Salerno, con una nuova governance rilanceremo lo scalo

9 novembre 2018 | 18:08
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Aeroporto Salerno, con una nuova governance rilanceremo lo scalo

I consiglieri regionali Cammarano e Saiello: “15 milioni bruciati da De Luca, serve nuova governance”

Questo è quello che hanno scritto i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e Gennaro Saiello in una lettera alla senatrice Felicia Gaudiano per chiederle “un interessamento finalizzato a conoscere gli orientamenti del dicastero e se sono in corso procedure per velocizzare gli atti”:

“A fronte di una popolazione residente di 6 milioni di abitanti e un flusso turistico di circa 20 milioni di pernottamenti, la Campania è dotata di un solo aeroporto, quello di Napoli-Capodichino. Per fare un raffronto significativo, basti pensare che la Puglia, con 4 milioni di abitanti e un flusso di 14 milioni, può contare su ben 4 scali. Eppure sul nostro territorio è attivo da un decennio, a Pontecagnano, l’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi, ma le cui precarie condizioni infrastrutturali non consentono di aprirsi a un traffico significativo. Dai governi precedenti sono stanziati 40 milioni di euro per l’adeguamento della pista e il potenziamento della struttura, stanziamento che potrebbe essere perso alla data del 31 dicembre prossimo se non dovesse arrivare il nullaosta dei ministeri competenti. L’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi – sottolineano Cammarano e Saiello – è stato svilito da anni di lottizzazioni e interessi particolari, sebbene parliamo di un’opportunità infrastrutturale coerente con uno sviluppo sostenibile del Mezzogiorno e che avrebbe ricadute importanti anche per l’indotto agroalimentare, strettamente collegato a quello turistico. Negli anni della gestione De Luca, la Regione Campania ha investito 15 milioni di euro, soldi letteralmente bruciati se si considera il un calo imbarazzante dei numero di passeggeri. Serve una governance adeguata che punti a far fruttare ogni singolo centesimo investito e superi una gestione che bada solo a gettare soldi a pioggia, trasformando un’infrastruttura strategica e fondamentale nell’ennesimo carrozzone elettorale”.