Alessandro Di Paolantonio, uno dei rinforzi attesi dall’Avellino LaPresse
Attesa inutile: gli attesi rinforzi non sono arrivati. L’annuncio era stato fatto nel dopo avere pareggiato in casa contro il Latte Dolce Sassari, prevedendone l’arrivo alla ripresa degli allenamenti, fissata per mercoledì. Messo in allarme dal suo procuratore, il centrocampista Alessandro Di Paolantonio attendeva di ricevere solo lo start. Accordo fatto, e poi? «Mi hanno detto di aspettare in attesa di risolvere le complesse procedure di una società che segue un particolare protocollo prima di ogni decisione», ha spiegato Federico Andrenacci che segue gli interessi del calciatore e che aveva suggerito pure il 27enne croato Vedran Celjak, forte difensore con 30 partite giocate lo scorso campionato nell’Alessandria, un altro svincolato di lusso a disposizione.
Errori. Correre adesso ai ripari, dopo solo nove partite giocate, da un lato appare assai frettoloso ma dall’altro sancisce che le scelte estive furono sbagliate. Soprattutto per quanto riguarda gli over, che erano i più facili da individuare tra un centinaio di elementi disponibili. I vari Ventre, Mikhaylovskiy, Dondoni, Ciotola non hanno risposto alle aspettative mentre Morero non ha fatto la differenza rispetto alle prestazioni offerte in serie B, sullo stesso campo, nell’altro Avellino.
Ora c’è la trasferta di Monterosi dove la squadra di Graziani dovrà assolutamente vincere. Finora il rendimento esterno – dove ha sempre preso gol – è stato spesso imbarazzante per l’Avellino, con due pesanti sconfitte e nove reti incassate. Due vittorie: all’esordio, a Ladispoli, e in casa del fanalino di coda Anzio.
Stadio. Sono tornati in piena efficienza De Vena, Sforzini e Tribuzzi e Mithra, ora è solo questione di scelte e motivazioni. La rifinitura verrà effettuata questa mattina presso una struttura privata per l’indisponibilità del Partenio. La nuova società vuole che il Comune intervenga per trovare una soluzione, rifiutando di continuare a pagare il canone mensile di 9500 euro – com’è avvenuto per il mese appena scaduto – al presidente del vecchio Avellino, Taccone, con cui è in vigore la convenzione con il Comune, proprietario della struttura. «La convenzione appare irrisolvibile», ha ammesso candidamente l’assessore allo sport Donatella Buglione. La quale s’è dichiarata apertamente a favore della nuova società, entrando nel merito dell’aspetto economico tra le parti, sentenziando: «Per me 9500 mensili sono una cifra improponibile».
Dovrà ora adoperarsi per fare spendere meno alla società scelta dal Sindaco. Altrimenti la squadra di serie D dovrà giocare altrove le gare interne, con buona pace per i 2300 tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento.
fonte:corrieredellosport