A CASTELLAMMARE DI STABIA INIZIA IL RITO DELL’IMMACOLATA DI FRATIELLE E SURELLE – GIMAX
IL RITO DELLA MADONNA DELL’IMMACOLATA
Fonte Stabia Channel
Una tradizione che si tramanda di padre in figlio e che costituisce una pietra miliare del senso di appartenenza alla comunità stabiese. Un racconto a metà tra realtà e leggenda che affonda le radici in un passato sempre più lontano. Siamo alla fine del diciottesimo secolo e una barca, sorpresa da un’impetuosa tempesta, fu inghiottita dal mare, lasciando alla deriva l’equipaggio. Una luce abbagliante apparve ad un marinaio che in mare aperto implorò l’aiuto della Madonna. Al suo miracoloso risveglio sulle rive stabiesi, l’uomo si rivolse alla gente del posto, ancora intontito, raccontando la storia del suo naufragio e rivolgendosi ai “Fratielle e Surelle” affinché insieme andassero a diffondere il rosario alla Madonna. Sulla spiaggia per l’occasione fu acceso un grande fuoco per riscaldare il marinaio infreddolito, un evento che ha dato origine alla tradizione dei falò dell’Immacolata.
Ma la devozione religiosa del naufrago trova tuttora riscontro nell’ormai celebrevoce votiva che durante le dodici notti che precedono l’Immacolata risuona in giro per i quartieri. Un rituale tutto stabiese che appartiene ormai al patrimonio di usi e costumi di una città che combatte la crisi rinvigorendo il suo orgoglio e il senso di appartenenza che si rafforza in concomitanza durante il percorso di avvicinamento all’Immacolata.
Le voci votive sono tornate da stanotte a risuonare tra le strade di Castellammare di Stabia, invitando gli stabiesi a destarsi dal sonno e a recitare il rosario alla Madonna, un’invocazione che raccoglie proseliti persino tra le persone non fedeli e che ogni anno regala emozioni tra uomini e donne, adulti e bambini, uniti dall’identità stabiese.