«così infantino scriveva al City»Lo scambio di mail col presidente quando il club era sotto inchiesta La replica: «Vogliono indebolirci»  

4 novembre 2018 | 08:24
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«così infantino scriveva al City»Lo scambio di mail col presidente quando il club era sotto inchiesta La replica: «Vogliono indebolirci»  

Lo sceicco Hamad bin Khalifa bin Ahmed Al Thani, presidente della federazione del Qatar, e Gianni Infantino, presidente della Fifa  Ansa

Su Der Spiegel e l’Espresso le nuove rivelazioni di Football Leaks

«Cerchiamo di essere ottimisti». Con queste parole l’allora segretario dell’Uefa Gianni Infantino concludeva la sua mail a Khaldoon Al Mubarak, presidente del Manchester City. Tra le rivelazioni contenute nel nuovo filone di Football Leaks e diffuse dallo Spiegel in Germania e da l’Espresso in Italia ci sarebbero anche le rassicurazioni di Infantino («A volte ho usato un lessico che può sembrare forte (…) sai che puoi fidarti di me») all’imprenditore emiratino, in un mail del 2 maggio 2014. L’argomento in questione era la possibile esclusione del Manchester City dall’edizione 2014/15 della Champions League a causa delle violazioni del Fair Play finanziario. Quel complesso di regole voluto e introdotto dall’allora numero uno dell’Uefa Michel Platini con l’obiettivo di diminuire le disparità fra i club europei e che, stando ai documenti messi a disposizione da Football Leaks, sarebbero state aggirate da Psg e Manchester City «con l’aiuto di Platini e Infantino» come ha anticipato l’Espresso. Che tra le inchieste nel numero in edicola oggi ne propone una «sul differente trattamento per il deficit» tra Inter e Milan. Der Spiegel aveva già parlato di incontri riservati tra Infantino e dirigenti di City e Psg.

superlega. Tra i documenti analizzati dal consorzio giornalistico European Investigative Collaborations c’è anche una lettera del 22 ottobre redatta dalla società di consulenza Key Capital Partners e indirizzata al presidente del Real Madrid, Florentino Perez, in cui si descrive la creazione di una società che avrebbe come azionisti 11 grandi club: Juventus, Milan, Psg, Bayern, Real Madrid, Barcellona, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City e United. Una prima bozza di accordo di un progetto di Superlega Europea. La nuova società vedrebbe il Real Madrid azionista di maggioranza con il 18% del capitale, e il compito di fissare i criteri per la distribuzione dei proventi televisivi. Il fututro torneo vedrebbe la partecipazione di altre cinque squadre: Inter, Roma, Atletico Madrid, Borussia Dortmund e Marsiglia.

la replica. Gianni Infantino, presidente della Fifa, ha definito il report «un tentativo di indebolire la nuova leadership della Fifa, in particolare, il presidente e il segretario generale, Fatma Samoura». Il riferimento è all’articolo pubblicato dallo Spiegel dal titolo «Come il presidente della Fifa non è riuscito a ripulire il calcio»: tra le accuse mosse a Infantino dal settimanale tedesco, che si è avvalso di alcuni insider ed ex dirigenti Fifa, c’è la gestione dei fondi previsti dal progetto Forward (1,4 miliardi di dollari, «suo progetto di prestigio» secondo un report di Kjetil Siem, Chief Strategist Fifa), le mancate conferme di due figure indipendenti come Borbely ed Elkert alla guida del comitato etico – e le nomine di Skouris e Rojas, autori di un codice etico che avrebbe seguito con particolare attenzione le indicazioni del numero 1 della Fifa -, il ruolo marginale che rivestirebbe Samoura (il segretario generale è ritenuto da Siem una scelta sbagliata: «La mancanza di comprensione e conoscenza del settore calcistico, lo stile di leadership in parte caotico hanno demotivato le persone» e Infantino, secondo lo Spiegel, l’avrebbe scelto «per poter fare tutto da solo»).
Nella replica della Fifa c’è una difesa dell’operato di Infantino: «Da quando la nuova leadership della Fifa è entrata in carica, ci sono stati dei cambiamenti, ci dovevano essere e ne siamo molto orgogliosi. Come è noto, la Fifa si trovava in una situazione disperata nel 2015, poiché cercava di riprendersi da decenni di negligenza e cattiva gestione. È un dato di fatto che molti ex funzionari della Fifa stanno attualmente affrontando procedimenti penali in Svizzera e all’estero. Non sorprende che alcuni di coloro che sono stati rimossi o rimpiazzati continuino a diffondere false voci e insinuazioni sulla nuova leadership.»

fonte:corrieredellosport