DJURIC: col Cittadella l’occasione per sbloccarsi, veneti tra i bersagli preferiti del bosniaco

20 novembre 2018 | 15:56
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DJURIC: col Cittadella l’occasione per sbloccarsi, veneti tra i bersagli preferiti del bosniaco

L’avvio di campionato non è stato dei migliori, volendo usare un eufemismo, per Milan Djuric, l’acquisto più costoso e acclamato della campagna acquisti granata. Il gigante bosniaco, lungi dall’essere un goleador da doppia cifra, è parso fin qui ancora poco reattivo e spesso compassato, non riuscendo a fornire con la necessaria continuità neanche il suo consueto contributo da uomo-boa. Inutile, comunque, crocifiggere il ragazzo, a parziale discolpa del quale può intervenire una questione fisica: data la mole imponente, Djuric è solito raggiungere la sua condizione ottimale più tardi rispetto ai suoi compagni. Non è un caso che la maggioranza dei gol realizzati in carriera siano arrivati nella seconda parte di stagione. I tifosi dovranno avere la giusta pazienza e saperlo attendere, memori anche del precedente di Massimo Coda, capace di rifarsi con gli interessi dopo i primi mesi in granata a dir poco negativi. Il bosniaco, dal canto suo, necessita della giusta serenità mentale e dovrà sfruttare la lunga sosta per rigenerare le energie psicofisiche in vista del ritorno in campo. Ad attendere i granata dopo la pausa c’è il Cittadella, una delle vittime preferite da Djuric. L’ex Bristol ha infatti incontrato per 5 volte in carriera la squadra veneta, bucandola in due occasioni, entrambe decisive per il successo del suo Cesena.

Un’ottima occasione, dunque, per sbloccarsi e trovare un gol che servirebbe molto dal punto di vista mentale. D’altronde il mestiere di un attaccante, è pur sempre quello di gonfiare la rete, inutile girarci intorno. Bocalon ha scalato gerarchie a suon di gol e appare ora inamovibile, ma starà al numero 11 granata farsi trovare pronto e sfruttare le chances che il tecnico gli offrirà d’ora in avanti.

MERCATO GRANATA: serve l’alternativa a sinistra                Vitale dunque ha rinnovato fino al 2021, una notizia positiva soprattutto per il diretto interessato, finalmente tornato protagonista. Ma occorre trovargli un’alternativa, un mancino puro capace di spingere e difendere, uno in grado di dargli il cambio quando il mancino titolare ha bisogno di rifiatare oppure a fermarsi un giro per squalifica. Attualmente, adattamenti a parte, Vitale non ha alternative in organico.