Fondazione Ravello interviene ( d’imperio ) De Luca e da ragione a Di Martino, solo il sindaco rappresenta il Comune. Ma incombe la Corte dei Conti
Ravello, Costiera amalfitana . Con una “fuga di notizie” informali , contravvenendo ad ogni elementare regola di buona comunicazione, o di rispetto della riservatezza, da parte dei destinatari della missiva, si viene a sapere, come era scontato, che il Governatore Vincenzo De Luca da Napoli ha detto stop alla diatriba che vede all’interno della Fondazione Ravello , nelle sfere decisionali, rappresentanti sia dell’amministrazione che ha vinto, sia di chi ha perso , che ha provveduto a fare le sue nomine valevoli in tempi che sforavano la scadenza della consiliatura.
Insomma Salvatore Di Martino la ha spuntata da questo punto di vista. Sulla “centralità” del Comune, inteso come suo potere decisionario, è cosa più difficile e complessa, visto che la Regione Campania eroga fondi e la Fondazione ha perso la sua autonomia data, ai tempi di De Masi e Amalfitano, dagli sponsor privati, se non ricordiamo male.
Si dovrà modificare lo statuto ovviamente, come ha scritto l’ex sindaco di Salerno a Sebastiano Maffettone e ad Ermanno Guerra, semplificando ed accentrando, in base alla legge 4/2001 in un solo organo poteri e funzioni , ora sono il Consiglio Generale di Indirizzo e il Consiglio di Amministrazione, con cinque membri, affiancato da un comitato scientifico.
E’ dal 30 giugno intanto che non si riunisce il CdI e non solo, c’è un esposto alla Corte dei Conti, di cui ci ha informato Andrea Cretella, ex consigliere comunale di Amalfi, che abbiamo incontrato ieri a Sorrento con magistrati dell’anti Mafia, i misteri di Villa Rufolo, sul perchè i fondi sono stati spostati, e ancora di più il mistero delle mancate risposte alle mail di Positanonews con la quale chiedevamo semplici informazioni, dati, presenze, incassi, di un ente che si finanzia principalmente, se non quasi esclusivamente, con fondi pubblici, diventando di fatto soggetto pubblico che deve doverosamente risposte agli organi di stampa.
La nostra , prima testata giornalistica online nativa della Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina, è stata anche prima anche a seguire quotidianamente Ravello sul web, mentre girano lettere mirate ad altri organi di stampa, e non al nostro giornale, vorremmo da parte della Fondazione una gestione più oculata e democratica, anche dell’informazione, oltre che dei fondi.