HIGUAIN E IL MILAN  FUTURO IN BILICO  

23 novembre 2018 | 07:01
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HIGUAIN E IL MILAN  FUTURO IN BILICO  

Gonzalo Higuain, 31 anni, non vive settimane troppo serene. Era già nervoso, il rigore fallito contro la sua ex Juve e la successiva espulsione hanno peggiorato la situazione. E ora il Milan si interroga sul futuro LAPRESSE

Stasera il Milan saprà se avrà Higuain contro il Parma, ovvero se gli verrà tolta la seconda giornata di squalifica. E per avere ancora più forza davanti alla Corte Federale d’Appello, oggi il Pipita volerà a Roma insieme agli avvocati rossoneri. Il grande punto interrogativo, però, riguarda il suo futuro. E’ tutt’altro che scontato, infatti, che, a fine stagione, il Diavolo eserciti il diritto per il riscatto del suo cartellino. Addirittura, in questo momento sono decisamente superiori le probabilità che lascia scadere i termini, riconsegnando il giocatore alla Juventus. Non ci sarebbe nulla di tecnico in questa decisione: si tratterebbe innanzitutto di una valutazione economica, in ragione del costo che finirebbe sul prossimo bilancio in caso di acquisto a titolo definitivo.
QUANTO MI COSTI. Per comprendere la situazione, meglio affidarsi ai numeri. In base agli accordi presi con la Juventus, dopo i 18 milioni per il prestito in questa stagione, il Milan dovrebbe versarne altri 36 per rilevare pure il cartellino. Già, ma l’argentino, al momento della firma con il club rossonero, non ha voluto allungare la scadenza del contratto che aveva con la società bianconera. Quindi, in caso di riscatto, il suo vincolo con il Diavolo si esaurirebbe nel 2021. Significa che l’ammortamento annuale, ovvero la cifra di acquisto divisa per gli anni di contratto, ammonterebbe a 18 milioni. In aggiunta ai quali, ci sarebbe pure l’ingaggio lordo, ovvero altri 19 milioni. Insomma, il costo a bilancio sarebbe addirittura di 37 milioni. Per avere un’idea di quanto sia alta la cifra, è sufficiente paragonarla con il costo che invece avrà sul bilancio 2019/20 l’acquisto Paquetà. Nel suo caso, infatti, i 35 milioni per il cartellino vanno divisi per 5, ossia gli anni del contratto firmato dal brasiliano, quindi l’ammortamento è di “soli” 7. Che salgono a 10 con i 3 previsti per l’ingaggio lordo. La differenza è di 27 milioni di euro…SCENARI. A ragionare su questi numeri, adesso, c’è anche Gazidis, che si insidierà ufficialmente come ad solo il 1° dicembre, ma che sta già studiando i conti rossoneri. Per di più, con ogni probabilità, la prossima primavera il Milan dovrà concordare con l’Uefa un percorso di rientro nei parametri del Fair Play Finanziario, il cosiddetto settlement agreement, il cui primo passo sarà far scendere il rosso in bilancio a 30 milioni, ma in aggiunta ci saranno pure alcune limitazioni, una delle quali potrebbe riguardare proprio il totale degli ammortamenti annuali. Alla luce della situazione, mettere in discussione il riscatto di Higuain è una conseguenza inevitabile. Già prevista, peraltro: altrimenti, la scorsa estate sarebbe stato inserito l’obbligo e non il semplice diritto di riscatto. E allora che alternative può avere il Milan? Beh, oltre a concludere una cessione che garantisca una plusvalenza compatibile con il costo a bilancio del Pipita, potrebbe far scadere i termini per il riscatto, per poi ripresentarsi davanti alla Juventus per trattare l’acquisto dell’argentino ad una cifra più bassa rispetto ai 36 milioni. Plausibile? Beh, il club bianconero, la prossima estate, dovrà comunque vendere il Pipita…
Fonte:corrieredellosport