Inter travolge il Genoa,juric adesso rischia -pronto Prandelli . Juventus vittoria sofferta
La panchina di Ivan Juric vacilla e ieri pomeriggio, dopo il pesante 5-0 incassato dall’Inter, il tecnico è stato a rapporto nello spogliatoio con il presidente Preziosi, con il dg Perinetti e con il ds Donatelli. Il numero uno rossoblù era parecchio arrabbiato per il modo in cui la squadra si è liquefatta: sapeva che di fronte c’era un avversario più forte, ma non si aspettava un simile tracollo. Per questo ha chiesto spiegazioni al suo allenatore che, al momento, resta al suo posto, ma con una fiducia a tempo. Se non cambierà qualcosa tra oggi e domani, giorno della ripresa degli allenamenti a Pegli (con Preziosi mai escludere i colpi a sorpresa…), Juric si giocherà tutto sabato al Ferrari contro il Napoli: in caso di brutta sconfitta può tornare d’attualità il nome di Prandelli, che era già stato contattato al momento dell’esonero di Ballardini (aveva manifestato delle perplessità anche alla luce del calendario che prevedeva incontri da brivido con Juventus, Udinese, Milan, Inter, Napoli più il derby), ma occhio anche alle ipotesi Nicola e… Ballardini. Quest’ultimo sarebbe la soluzione economicamente meno gravosa per le casse del Grifone e farebbe la felicità della tifoseria.
SENZA ENERGIE. Juric ai dirigenti ha spiegato che i giocatori avevano le gambe pesanti complici le 3 gare in 6 giorni e che sono stati pagati a caro prezzo gli errori individuali. Il croato sa che per far esprimere ai suoi il calcio che vuole c’è da migliorare la condizione fisica e che un simile lavoro può essere fatto solo durante la prossima sosta. Gli sarà dato tempo di apportare le modifiche che ha in mente? Ieri intanto di fronte ai giornalisti ha spiegato: «Non avevamo le energie mentali e fisiche per giocare contro l’Inter e si è visto chiaramente perché abbiamo regalato i primi due gol e gli ultimi due. Non è giusto fare drammi perché nelle prime 3 partite della mia gestione la squadra era andata in crescendo, mentre stavolta… Piatek in panchina? Gioca sempre e non poteva fare altri 95’. C’erano anche altri che dovevano riposare, ma non avevo molte alternative». In realtà l’esclusione di Piatek ha scatenato l’ira del presidente Preziosi che così vede svalutarsi il suo centravanti d’oro.
Poi sulla differenza di prestazione rispetto a quella di mercoledì con il Milan: «L’Inter è superiore ai rossoneri e si è visto anche nel derby, ma noi abbiamo affrontato il Milan in un certo modo e l’Inter in un alto. I ragazzi non c’erano in campo ed era difficile anche spronarli. Questo ko non deve lasciare strascichi perché stavolta non siamo stati noi. Da quando sono arrivato però ci sono stati dei miglioramenti». Romulo si è schierato al suo fianco: «Gli errori sui primi due gol hanno condizionato la partita. Juric metterà le sue idee che sono ottime e siamo tutti con lui. In futuro vedrete un Genoa più brillante e aggressivo».
TORINO. Puntuale arriva la risposta della Juventus a Napoli e Inter che avevano vinto alla grande prima dei bianconeri: non c’è la manita al Cagliari per allungare la scia delle goleade ma non è questo ciò che inseguivano Allegri e i suoi calciatori. Fedele alla propria idea di gioco, e del calcio, estremamente pragmatica e poco spettacolare, alla Juventus basta il 3-1 per portare a casa tre punti e lasciare così inalterate le distanze in classifica.
TEGOLA MANDZUKICImmediata vigilia rovinata dal forfeit di Mandzukic: la punta croata già ko per un precedente colpo alla caviglia, sarebbe dovuto rientrare proprio ieri sera. Niente da fare dopo l’ultimo allenamento, l’attaccante non ha smaltito il dolore ed è stato escluso dalla formazione. Situazione preoccupante perché l’indisponibilità potrebbe protrarsi ancora per qualche giorno e metterne in dubbio la presenza nella sfida di Champions contro il Manchester United. Dunque, in attacco spazio a Douglas Costa e Dybala ai lati di Ronaldo e legge del turnover rispettata: sono rimasti fuori Chiellini, Alex Sandro, Khedira e Cuadrado.
È comunque bastato un minuto a Dybala per trovare il vantaggio: l’argentino prende palla da Bentancur, attira su di sé un paio di avversari e dopo qualche sterzata batte Cragno, che forse avrebbe potuto fare meglio. Un minuto per segnare, due per vedersi convalidata la rete del Var, gol che ovviamente segna la partita e mette inevitabilmente in discesa il match per gli juventini. Del resto, a parte l’evidente differenza tecnica tra le due squadre, anche i precedenti parlavano in maniera inequivocabile: Juventus imbattuta negli ultimi quindici match, con tredici vittorie e due pareggi.
CORAGGIO CAGLIARIForte dell’uno a zero, Ronaldo e compagni hanno controllato la gara provando a limitare la reazione del Cagliari che invece ha affrontato la gara con grande coraggio. Ci ha provato prima Pavoletti, facendo tremare Szczesny, poi è arrivato il pareggio di Joao Pedro, tutto sommato giusto. Ma all’intervallo si è andati con la Juventus ancora in vantaggio, con tanto di aiutino questa volta sotto forma di gentile cadeau dello stesso Cagliari: intervento maldestro di Bradaric che anticipa gli attaccanti bianconeri ma infila sul primo palo il proprio portiere. E poteva scapparci il terzo gol se Ronaldo non avesse colpito il palo.
LA GESTIONEOcchi sulla partita, testa alla Champions: nel secondo tempo è diminuita la pressione dei sardi, che avevano speso tantissimo nella prima parte dal punto di vista fisico, e così la Juventus ha deciso di gestire gioco e risultato. Gli uomini di Maran si sono affacciati pericolosamente un paio di volte in area bianconera, difettando però nell’ultimo tocco. Lo stesso è capitato alla Juventus, che ha provato in ogni modo a far segnare Ronaldo, invano: fa centro invece nel finale Cuadrado, dopo che Pavoletti aveva clamorosamente fallito il pareggio.
FONTE:CORRIEREDELLOSPORT