Lettere da Piano di Sorrento – E sono stati anche fortunati!
LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
E SONO STATI ANCHE FORTUNATI!
Le avversità meteorologiche, che recentemente hanno interessato il nostro Paese, non hanno risparmiato la Pineta “Le Tore”: attualmente il suolo è invaso da tronchi, rami spezzati e detriti vari, appunto dove è passata la tempesta. Anche questo evento, come tanti altri avvenuti, è un disastro ambientale annunciato. Il Comune di Sorrento era ben a conoscenza del pericolo di caduta degli alberi, anche perché molti avevano le radici bruciate dal precedente incendio. L’Amministrazione Comunale ha provveduto soltanto ad affiggere sul posto un avviso di pericolo per “caduta di alberi”, vietando l’accesso. Noi non abbiamo letto l’Ordinanza Sindacale, oggetto del provvedimento, e non sappiamo se le ragioni di questo pericolo sono state evidenziate, se è stato illustrato il degrado in cui versa il bosco da tanti anni, e la mancanza assoluta di manutenzione degli alberi e del sito.
Eppure la pineta è oggetto di tutela ambientale, sottoposta a quei vincoli necessari per la sua sopravvivenza. È stato sollecitato dai cittadini, legati a questo ultimo polmone di ossigeno in penisola, anche con raccolte di firme, un intervento da parte dell’Autorità per conservare quest’ultima risorsa ambientale in penisola, ma inutilmente, e dire che i destinatari di responsabilità del bosco sono stati anche fortunati e perché? Perché gli alberi si sono abbattuti all’interno della pineta e non sulla strada che la costeggia. Potevano colpire sia veicoli che passanti, potevano abbattersi sui fili elettrici, scoperti e non protetti, che pendono all’esterno lungo la scarpata e di cui si ignora al servizio di quale utenza. Ora è iniziata la stagione delle piogge e con le precipitazioni atmosferiche i tronchi, i rami, stesi sul suolo, marciranno e, se non rimossi, formeranno una poltiglia di fango e detriti che contribuirà a peggiorare la stato dei luoghi. Il bosco, anche se come affermano i saggi locali, è un bene contemplativo e non produttivo di interessi, rappresenta indubbiamente, se curato a regola d’arte, un sito di salvaguardia della Natura e può essere utilizzato per favorire il turismo locale fornendo itinerari da percorrere per la gioia di chi pratica trekking in particolare. Questo articolo, come tutti gli altri da noi stilati in difesa della Pineta, resterà lettera morta, ma l’amore per la nostra Terra ce l’ha imposto.
avv. Augusto Maresca