L’Italia il Paese dei clic di Felice Casalino
I più accorti, e non solo, si saranno resi conto che tutto il sistema Paese è governato oramai dai clic.
La politica si svolge e si manifesta attraverso i social network, non manca giorno, domenica compresa, che questi “nuovi”e vecchi politici non facciano le loro esternazioni, il più delle volte accompagnate da sorridenti foto a corredo delle loro “significative” rivelazioni.
Naturalmente, il popolo diviso in fazioni più che in ideologie, o plaude con un clic o attacca violentemente i contenuti espressi.
Sfogliando, leggendo questi social network, ci si rende conto che gli italiani si sono molto evoluti. Una volta, in occasione delle partite di calcio della nazionale, tutti, ma proprio tutti, diventavano degli esperti selezionatori, oggi invece si sono emancipati e, a ben osservare, sono diventati tutti dei sopraffini politologi, sociologi, nonché esperti economisti.
Tutto questo ambaradan (confusione n.d.r.), crea consenso e questo i politici lo sanno benissimo, tanto è vero che hanno creato nel tempo staff di collaboratori che si dedicano esclusivamente alla promozione e diffusione dei loro messaggi o meglio di quello che la gente deve o vuole leggere.
Pertanto, la politica ha perso il suo significato originario, ovvero, la mediazione tra chi gestisce il potere: la Maggioranza e l’Opposizione. E’ diventata nel tempo una lotta aspra senza alcuna possibilità d’incontro tra le parti o perlomeno tale appare.
Tutto quanto sopra descritto appartiene ad una piccola elite di politici, i capi partito, mentre gli altri appartenenti alle stesse formazioni politiche il più delle volte recitano un copione, dove il suggeritore assume una importanza superiore al divulgatore stesso.
E’ questo il nuovo così tanto desiderato? Certo è, che tanti italiani con il loro voto hanno contribuito a determinare l’attuale situazione. Spero, ne siano contenti.
A breve poi, diverranno attuativi provvedimenti che finalmente ridaranno ai tanti felicità e serenità, parlo dell’agognato reddito di cittadinanza, in più, chi avrà la fortuna di mettere al mondo un terzo figlio avrà in dote un pezzo di terra.
Il tutto accompagnato dalla “pace fiscale”, e non più condono (termine obsoleto) che premierà ancora una volta gli onesti cittadini, che pagano regolarmente le tasse, i tributi, e persino le multe.
Con l’approvazione del decreto sicurezza gli italiani avranno risolto tutti i loro problemi, si potrà sparare e magari uccidere anche di domenica se ci si ritroverà nelle condizioni di doversi difendere da malintenzionati. L’immigrazione infine sarà brillantemente risolta, a breve, dovremmo pagare per vedere in giro un qualche disperato in cerca di una vita lontano da guerre e da carestie.
Sarà risolto definitivamente il problema che da tantissimi anni attanaglia l’Italia, ovvero, saranno debellate le mafie, ne rimarrà solamente un vago ricordo.
L’immenso debito pubblico sarà appianato nel breve tempo necessario, magari con una patrimoniale, l’economia andrà a gonfie vele, tutti ne potranno beneficiare, la disoccupazione, in particolare quella giovanile, rimarrà impressa nelle menti dei più come un pallido ricordo di tempi ormai andati.
Tutto questo si realizzerà grazie alla capacità di dialogo costruttivo con gli enti sovrannazionali, che questi attuali governanti hanno avuto e continueranno ad avere in futuro. Se infine, usciremo dall’Europa sarà un bene, perché siamo e continueremo ad essere padroni a casa nostra e non c’è ne importa dei trattati firmati che ci impongono degli obblighi.
La lira è una moneta stupenda e tutti ne hanno nostalgia, vada al diavolo l’euro e con esso il Parlamento europeo. Ripristineremo le frontiere e guai a chi si azzarderà ad entrare nel nostro Paese sprovvisto di permesso. Lo fucileremo?
Forse saremo più soli, in un Paese sempre più vecchio, ma infine, in pace con noi stessi.
Felice Casalino
Ex consigliere comunale di Praiano