Medjugorje: A che punto stiamo? Di Patrice Lauzeral foto

Ce lo dicono proprio, in questo mese di novembre 2018, due testimoni chiave Monsg. Henryk Hoser, visitatore papale apostolico permanente a Medjugorje dal 01 luglio scorso, già vescovo della diocesi di Varsavia Praga in Polonia,  e Chiara Amirante, fondatrice della comunità “Nuovi Orizzonti” consultrice laica per il dicastero vaticano della nuova evangelizzazione.

Dal 24 giugno 1981, le Santa Vergine appare nella cittadina contadina bosniaca di lingua Croata, Medjugorje, a sei veggenti : due maschi, Ivan e Jacov, e quattro femmine, Maria, Ivanka, Mirjana e Vicka, all’epoca in età adolescenziale, col titolo di Regina della Pace. Inizialmente conciliante, l’allora vescovo Pavao Zanic della diocesi di Mostar, di cui la cittadina fa parte, ha adottato poi una linea diffidente, probabilmente sotto il ricatto del regime dittatoriale comunista dell’ex-Yugoslavia. Tanto che nel 1991 la Conferenza Episcopale yugoslava si è espressa con un atteggiamento prudente che non confermava, né condannava le apparizioni, nella dichiarazione di Zara del 10 aprile. ll suo successore dal 1993, il vescovo RatkoPeric, ha pertanto persistito nella valutazione negativa degli eventi, esprimendo anche di recente, e con un certo livore, opinioni personali denigratorie. Così, il 10 febbraio 2010, Papa Benedetto XVI ha istruito una commissione vaticana presieduta dal cardinal Camillo Ruini, già presidente della CEI, che ha prodotto un cospicuo ed accurato lavoro d’inchiesta per ben tre anni. Il dossier, attende ora la definitiva valutazione di Papa Francesco, il quale ha prima sentito il parere della Congregazione della dottrina delle Fede, che conferisce un giudizio positivo o negativo al riguardo. Questo parere è già stato notificato a Papa Francesco, benché nessuna notizia ufficiale sia trapelata. Ma come “il buongiorno si vede dal mattino” fatti rilevanti accaduti nell’arco degli ultimi due anni hanno impresso una svolta definitiva positiva, che smentiscono i venti contrari di una certa stampa polemica.

Riferiamoci prima al visitatore apostolico papale polacco Monsignor Henryk Hozer già esperto di eventi mariani. Infatti, fu un testimone importante nell’inchiesta vaticana che riconobbe nel maggio 2003,l’autenticità delle apparizioni mariane avvenute in Ruanda, (dal 28 novembre 1981 al 28 novembre 1989, a Kybeho, a Alphonsine Mumureke, Nathalie Mukamazimpaka e Marie-Claire Mukangango), data la sua figura di Nunzio apostolico per il Ruanda e lo Zaire dal 1988 al 1991.Nella primavera 2017, Papa Francesco designò monsignor Hoser come suo visitatore a Medjugorje per la cura pastorale dei pellegrini, con un mandato a termine da espletare entro il 30 giugno. Vi si recò al termine della quaresima ed il 05 aprile 2017, in una conferenza stampa, si espresse dicendo “A Medjugorje viene accentuato il titolo mariano di “Regina della pace”. Direi che questa non è una novità, perché nel mondo intero vi sono chiese dedicate alla Regina della pace. Se però noi guardiamo il contesto mondiale della nostra vita di oggi, vediamo ciò che Papa Francesco definisce “la terza guerra mondiale a pezzi”,…,Io ho vissuto il genocidio in Ruanda ,…, Quanti conflitti politici in ciascun paese! Dunque, il ricorso a nostra Signora della Pace è, a mio avviso, essenziale. Qui il ruolo specifico di Medjugorje è estremamente importante.A conclusione del suo soggiorno in un’omelia dichiarò,inoltre, che se si giudica un albero dai frutti ebbene a Medjugorje i frutti sono “ottimi”. Poi, il 09 dicembre 2017, ha ufficializzato in vaticano, sempre nella veste d’incaricato pontificio, che “ Il culto di Medjugorje è autorizzato. Non è proibito e non deve svolgersi di soppiatto. La mia missione consiste precisamente nell’analizzare la situazione pastorale e nel proporre delle migliorie”. Insomma, i pellegrinaggi a Medjugorje non sono più “tollerati con consiglio di accompagnamento spirituale”, ma proprio riconosciuti validi come quelli indirizzati ad altri santuari mariani come Lourdes o Fatima. Il 31 maggio 2018 Papa Francesco lo ha, perfinire, incaricato come Visitatore apostolico a tempo indeterminato. E proprio nell’arco di questo mese di novembre, ha salutato dei pellegrini dicendo :“Benvenuti! Desidero salutarvi cordialmente in occasione del vostro pellegrinaggio a Medjugorje e della vostra permanenza qui. Siete arrivati a casa. Qui vi attende la Madre. Lei è la Madre di Dio. Maria è la Madre ed è anche la Regina del Cielo e della terra. Lei è la Madre di tutti noi. La Chiesa la chiama Madre della Chiesa. Come la Madonna ha dato alla luce Gesù, così ha dato alla luce anche la Chiesa. Quando abbiamo questa consapevolezza che Medjugorje è una casa del Padre, una casa della Madre, allora possiamo sentirci bene qui”.

Ma vi è un’altra testimone fondamentale: Chiara Amirante. Fondatrice della Comunità “Nuovi Orizzonti”, ufficialmente riconosciuta come “Comunità internazionale privata di fedeli” nel 2015, dopo poco più di 20 anni di attività. Chiara fu prima nominata da Giovanni Paolo II consultrice del dicastero per la Pastorale dei migranti, poi da Benedetto XVI consultrice del Consiglio pontificale per la Nuova Evangelizzazione; oltre ad essere stata una delle prime donne a partecipare ad un sinodo, come quello sui giovani nell’ottobre scorso. Proprio in una delle strutture associative chiamate da Chiara“Cittadella Cielo”,cioè un ambiente dove giovani rinascono vivendo radicalmente il Vangelo, dopo esperienze terribili di droga, alcool, prostituzione, abbandono, tentativi di suicidio ecc. il 12 novembre scorso a Medjugorje, durante “la Giornata di spiritualità”,ha rivelato il contenuto di un incontro privato avvenuto con Papa Francesco pochi mesi fa. Egli l’ha autorizzata a parlarne, levando l’imposizione di ovvia riservatezza. Avevano suscitato grandi perplessità le dichiarazioni del Pontefice al ritorno da Fatima il 13 maggio 2017, quando evocò la figura di “Madonna postina”. Si trattava d’illazioni circolate in Vaticano che affermavano che la Vergine apparisse ogni giorno, dando appuntamenti in luoghi diversi a veggenti per consegnare loro messaggi, addirittura nella misura di oltre 50.000 ! In quel famoso incontro, Chiara ha avuto modo di rassicurare Papa Francesco partendo dal fatto che in 37 anni di apparizioni la totalità dei messaggi comunicati sono poco più di 670 ! Ma la parte più rilevante, è quando il Pontefice ha affermato che è lui stesso ad avere salvato Medjugorje !In fatti, la Congregazione per la Dottrina della Fede voleva dare un parere negativo, ma lui ha soutenuto la Commissione Ruini che si era invece espressa in modo positivo sulle apparizioni iniziali. Il santo Padre ha proprio detto “ho a cuore Medjugorje, molto a cuore! ”. Nella conferenza stampa nel rientro dal Portogallo, aveva tuttavia parlato dei frutti che non si possono ignorare, perciò ha mandato Monsg. Hoser, anzi è stato lui ad autorizzare i pellegrinaggi. E per il momento si sta muovendo via il suo incaricato per conservare “quanto di bello c’è  a Medjugorje”.

L’ufficialità del riconoscimento degli eventi mariane di Medjugorje averrà, come previsto dalla Chiesa, al loro termine. Resta, al presente, implicitamente un riconoscimento pontificale. Inoltre, si parlano di 10 segreti da avverarsi e già noti ad alcuni dei sei veggenti, che sembrano essere il complemento della terza parte del Segreto di Fatima, reso noto nel 2000 da San Giovanni Paolo II. Non se ne sa niente, ma il contesto di degrado morale generalizzato che affligge il mondo d’oggi con la rinuncia a Dio ed una dilagante cultura della morte (aborto, eutanasia, matrimoni gay, utero in affitto, ideologia gender, nichilismo modernista, genocidi, persecuzioni anticristiane, per riportare solo quelli della cronaca quotidiana), ne avvalla l’approssimarsi. Perciò lasciamoci illuminare dalla Regina della Pace (Gospa in croato).

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